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Migranti, ripartito il pattugliamento misto

Sono tornate operative le pattuglie miste Polizia di Stato e Polizia slovena per controllare il confine tra i due paese e avviare fin da subito i respingimenti. L’operazione congiunta tra i due governi era stata sospesa nel 2020 in piena emergenza Covid vista l’impossibilità di lavorare a stretto contatto e la decisione del governo di Lubiana di...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Attualità

Sono tornate operative le pattuglie miste Polizia di Stato e Polizia slovena per controllare il confine tra i due paese e avviare fin da subito i respingimenti. L’operazione congiunta tra i due governi era stata sospesa nel 2020 in piena emergenza Covid vista l’impossibilità di lavorare a stretto contatto e la decisione del governo di Lubiana di chiudere i confini con l’Italia.

Lo scorso anno erano riprese ad agosto in attesa anche di alcuni ricorsi e poi della successiva ondata di Covid che ne ha visto il blocco. Quest’anno l’attività è invece ripartita a pieno regime solamente la settimana scorsa.

Secondo Lorenzo Tamaro segretario del SAP, il sindacato autonomo di polizia, in provincia di Trieste il lavoro congiunto è partito troppo in ritardo e senza il necessario aumento di personale che viene richiesto da tempo.

In base ai dati resi noti dalla Regione gli arrivi sono stati circa 8 mila. Secondo l'Assessore regionale Roberti "decidere di ripristinare i controlli congiunti appena a settembre equivale a chiudere la stalla quando i buoi sono scappati: statistiche alla mano infatti, i flussi più intensi lungo la rotta balcanica si esauriscono con la fine di agosto".

Parole chiave: Carso