Ad esplorare per la prima volta la grotta è stato un gruppo di speleosub francesi della FFESSM: da molti anni le due società collaborano nell’esplorazione degli ambienti sotterranei dell’Abisso di Trebiciano in un programma denominato Timavo System Exploration.
Gli speleosub hanno raggiunto la nuova cavità esplorando il sifone di uscita dell'Abisso di Trebiciano.
Per oltre ottant’anni la grotta è stata considerata l’abisso più profondo del mondo: sul fondo del complesso si trova il lago "E. Boegan", ad una profondità di circa 350 metri. Il vasto lago, formato dal fiume Timavo, è navigabile tramite un canotto.
La scoperta è stata possibile anche a causa della siccità: “Quest’anno – spiega Marco Restaino – abbiamo trovato acqua limpida con visibilità di cinque o sei metri, cosa inconsueta per il Timavo perché di solito le sue acque sono torbide a causa delle piene, che quest’anno sono state scarse. Per questo abbiamo trovato le prosecuzioni giuste che ci hanno portato a scoprire l’anticamera di questo grande ambiente”.
Grazie alle nuove scoperte l’Abisso di Trebiciano arriva a quota -380 metri con oltre 2 km di sviluppo.