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L'inquinamento a Gorizia

Gli incendi boschivi divampati sul Carso a partire dal 16 luglio scorso hanno prodotto fumo e polveri sottili in grandi quantità. Il particolato (PM10 e PM2.5) è stato disperso dal vento in varie direzioni, raggiungendo più volte anche la città di Gorizia, dove si sono registrati importanti sforamenti dei valori che seppur brevi sono considerati...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Attualità

Gli incendi boschivi divampati sul Carso a partire dal 16 luglio scorso hanno prodotto fumo e polveri sottili in grandi quantità. Il particolato (PM10 e PM2.5) è stato disperso dal vento in varie direzioni, raggiungendo più volte anche la città di Gorizia, dove si sono registrati importanti sforamenti dei valori che seppur brevi sono considerati non tollerabili per la salute umana secondo gli studi scientifici, e in particolare secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che fissano valori di esposizione di gran lunga inferiori a quelli europei.

Mentre Monfalcone e altri comuni limitanei, così come Nova Gorica, hanno lanciato una campagna di comunicazione (o adottato ordinanze) invitando la gente a proteggere le vie respiratorie e le persone deboli, ed evitare gli spostamenti, a Gorizia diversamente non sono stati usati i canali di comunicazione ufficiali come le due pagine Facebook o il sito internet del Comune con messaggi di allerta ripetuti. Sono state date solo comunicazioni sui profili social personali del sindaco, per altro diluite all’interno di post di aggiornamento generale.

Risulterebbe che solo una volta è stato adottato l’uso dell’allerta telefonica, che non è noto quanti iscritti abbia. 

Ci si chiede per quale motivo i cittadini di Gorizia sono stati lasciati esposti a livelli alti di polveri sottili come nella giornata del 19 luglio in cui si verificò un picco di ben 500 μg/m3 e di cui tutti ricordano la gran quantità di fumo rimasta insaccata in città a causa dei colli circostanti per diverse ore.

O ancora come sia stato possibile lasciare organizzare in Piazza della Vittoria il festival Amidei la sera del 21 luglio quando la concentrazione di PM10 (misurata dall’ARPA nella stessa piazza) aveva raggiunto i 171 μg/m3.

Parole chiave: Gorizia