I sindacati del trasporto pubblico valutano azioni
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“Alla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia non sembrano interessare le problematiche che riguardano il trasporto pubblico locale, emerse con sempre maggiore forza negli ultimi mesi e puntualmente rappresentate dalle organizzazioni sindacali. Venerdì 29 luglio – ricordano le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal - si è tenuto un presidio unitario organizzato sotto la sede della Presidenza della Regione a Trieste: una manifestazione molto partecipata e molto consapevole dei gravi problemi che attanagliano questo settore strategico dal punto di vista sociale, economico e ambientale”.
Le difficoltà evidenziate sono molto gravi: si tratta in primo luogo di carenze di organici di autisti che, ormai quotidianamente, costringono le aziende a sopprimere molte corse determinando disagi gravi ai cittadini, in primo luogo a chi, spesso, non ha altri mezzi per spostarsi, come anziani, studenti e lavoratori. Spesso gli autisti subiscono proteste da parte dei cittadini per quelli che vengono percepiti come ritardi degli autobus: in realtà mancano le corse, che sono quindi più diradate!”.
“E’ urgente creare le condizioni perché i giovani si orientino a questo lavoro e perché chi già lo fa non lo abbandoni: per riuscirci servono innanzitutto miglioramenti sul piano retributivo, attraverso una contrattazione di II livello che dia risposte in primo luogo ai livelli di assunzione. Bisogna, inoltre, migliorare le condizioni, affrontando e risolvendo prioritariamente le problematiche relative alla sicurezza: l’intensificarsi degli episodi di aggressione fisica e verbale al personale, infatti, non è più tollerabile. E non sono più tollerabili neppure i ritmi di lavoro molto pesanti, con forte ricorso allo straordinario, al taglio delle ferie, al prolungamento dei turni”, denunciano ancora le organizzazioni sindacali.