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L'intervento del sindaco per il 150° del Corpo degli Alpini

“Trieste e questa piazza - ha detto il sindaco Roberto Dipiazza nel suo intervento - sono simboli cari al cuore, segni dell’unità alla nostra amata Italia e qui accogliamo, in un abbraccio fraterno, l’arrivo della fiaccola della memoria e della tradizione della staffetta del 150° anniversario del Corpo degli Alpini”. “Avete toccato - ha pr...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

“Trieste e questa piazza - ha detto il sindaco Roberto Dipiazza nel suo intervento - sono simboli cari al cuore, segni dell’unità alla nostra amata Italia e qui accogliamo, in un abbraccio fraterno, l’arrivo della fiaccola della memoria e della tradizione della staffetta del 150° anniversario del Corpo degli Alpini”.

Avete toccato - ha proseguito - monumenti e memoriali cari alle “penne nere”, passando anche per quei luoghi del terremoto in Friuli, dove il vostro impegno, in prima linea, è stato unico nell’aiutare e nel ricostruire e non dobbiamo dimenticarlo mai. La vostra è una storia che continua. Una storia di sofferenza, passione e generosità. Banali, sporadici, esuberanti episodi, magari strumentalizzati ed agitati ad arte, non possono macchiare gli Alpini e chi ha dato la vita per la Patria. Non possono macchiare chi è sempre pronto a operare per la solidarietà e per il bene comune a servizio dell’Italia e dell’Europa nel mondo”.

“Io vi stimo e vi voglio bene. Patria, famiglia, solidarietà, sono i vostri e sono i miei valori più alti. Valori che non possono e non devono mai passare in secondo piano, valori che abbiamo il dovere di saper trasmettere insieme alle nuove generazioni”.

“Trieste ha accolto anche sei storiche e indimenticabili adunate nazionali degli Alpini: nel 1930, nel 1939, nel 1955, nel 1965, nel 1984 e l’ultima nel 2004, nel mio primo mandato di sindaco di questa meravigliosa città, nel 50° solenne anniversario del ritorno di Trieste all’Italia. Insieme - ha ricordato ancora - il 15 e 16 maggio del 2004 abbiamo vissuto momenti ed emozioni bellissime e straordinarie, che oggi in parte si ripetono con l’arrivo della fiaccola dei 150 anni della vostra fondazione”.

Una storia che continua e che deve restare sempre un punto di riferimento, un esempio in cui credere, perché i vostri e i nostri valori non passano di moda ma diventano sempre più preziosi e vitali nel tempo. E siatene certi, il prossimo anno alla 94° adunata di Udine voglio esserci, per abbracciarvi ancora”.

Lo scrivevo nei manifesti della straordinaria adunata del 2004 - ha concluso Dipiazza - e lo ribadisco oggi: Dalle bianche cime all’azzurro del mare, Trieste saluta gli Alpini, amici generosi di sempre”. Viva gli Alpini, viva Trieste, viva l’Italia”.

Parole chiave: Trieste