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La raccolta dei rifiuti subacquei organizzata dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato per la Giornata mondiale dell’Ambiente ha centrato lo scopo: sono stati 45 i quintali di rifiuti che i subacquei e gli apneisti sono riusciti a recuperare dal fondo del mare.
Gli specchi marini del Cedas di Barcola a Trieste ma anche di Agropoli, Castellammare del Golfo, Catanzaro Lido, Fossacesia, Isola di Capo Rizzuto e Santa Maria di Leuca saranno così più puliti e vivibili.
"Il mare e la sua salute vanno preservati a tutti i costi, ha spiegato Ugo Claudio Matteoli Presidente della Fipsas. Anche questa volta abbiamo provato a rendere il mare più accessibile anche a pesci e molluschi: la salvaguardia dell’ambiente marino è una priorità".
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