A Cattinara nuovo Covid hospital
Oggi la Giunta regionale ha determinato una revisione dell'Accordo di programma - nel quale sono inseriti gli ospedali di Trieste, Udine e Pordenone - la cui parte finanziaria passa da 437 a 505 milioni di euro e mette quindi a disposizione del progetto di ristrutturazione dell'Ospedale di Cattinara e la realizzazione del nuovo Burlo Garofolo ulteriori 68 milioni aggiuntivi, in attesa di conoscere il definitivo quadro economico finalizzato a dotare la struttura anche di un nuovo Covid hospital.
Ne ha dato notizia oggi in sede di Commissione III del Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute durante l'audizione dei vertici amministrativi e tecnici dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina e dell'Irccs materno infantile Burlo Garofolo in ordine al progetto complessivo che comprende la ristrutturazione delle torri di degenza dell'Ospedale di Cattinara, la realizzazione della terza torre, la costruzione della nuova sede del nosocomio materno infantile e una serie di attività complementari a queste funzioni (parcheggi, urbanizzazioni, laboratori), oltre al progetto del Covid hospital dedicato in chiave futura alle pandemie.
Come ha spiegato il vicegovernatore, proprio in relazione all'inserimento nel progetto complessivo di quest'ultima struttura - la cui esigenza è emersa nel corso dell'emergenza sanitaria generata dal Covid -, il codice dei contratti consente all'Amministrazione regionale di apportare delle modifiche aggiuntive con la previsione di nuovi interventi.
In riferimento alle risorse regionali allocate per l'opera, l'esponente della Giunta ha ricordato i circa 30 milioni in più necessari per ottenere l'autorizzazione della Commissione sismica che ha consentito di determinare l'approvazione definitiva del progetto, la quale - di fatto - ha dato il via all'apertura del cantiere.
In tale contesto, il vicegovernatore ha rimarcato la complessità dell'opera pubblica Cattinara-Burlo, che è stata gestita dall'Amministrazione senza voler ripartire da zero, evitando in questo modo il rischio di traguardare i lavori tra una trentina d'anni. Quattro quindi gli obiettivi prefissi dalla Giunta in carica: la garanzia di prosecuzione delle attività di cura nel corso dei lavori, un ospedale di Cattinara moderno e funzionale adeguato ai nuovi standard, il nuovo Burlo con spazi utili a garantire un futuro coerente con la sua specificità e la sua eccellenza scientifica e, infine, dare una risposta alle esigenze organizzative, mediche e sanitarie emerse con la pandemia realizzando un Covid hospital.
Il tutto prendendo in mano una situazione complicata che partiva dalla risoluzione del contratto d'appalto per inadempienze del contraente e riuscendo a riaprire il cantiere lo scorso febbraio con l'avvio della fase 1 dei lavori.
Infine, in merito alle questioni afferenti all'impatto ambientale dell'opera, il vicegovernatore ha fatto presente che - nell'impossibilità oggettiva e progettuale di eliminare l'intervento sull'attuale area verde a causa di un'approvazione risalente al 2014 - a lavori finiti il numero di alberi sarà di sei volte superiore a quello attuale (da 536 a 3.365).