A Cattinara nuovo Covid hospital
Oggi la Giunta regionale ha determinato una revisione dell'Accordo di programma - nel quale sono inseriti gli ospedali di Trieste, Udine e Pordenone - la cui parte finanziaria passa da 437 a 505 milioni di euro e mette quindi a disposizione del progetto di ristrutturazione dell'Ospedale di Cattinara e la realizzazione del nuovo Burlo Garofolo ulteriori 68 milioni aggiuntivi, in attesa di conoscere il definitivo quadro economico finalizzato a dotare la struttura anche di un nuovo Covid hospital.
Come ha spiegato il vicegovernatore, proprio in relazione all'inserimento nel progetto complessivo di quest'ultima struttura - la cui esigenza è emersa nel corso dell'emergenza sanitaria generata dal Covid -, il codice dei contratti consente all'Amministrazione regionale di apportare delle modifiche aggiuntive con la previsione di nuovi interventi.
In riferimento alle risorse regionali allocate per l'opera, l'esponente della Giunta ha ricordato i circa 30 milioni in più necessari per ottenere l'autorizzazione della Commissione sismica che ha consentito di determinare l'approvazione definitiva del progetto, la quale - di fatto - ha dato il via all'apertura del cantiere.
In tale contesto, il vicegovernatore ha rimarcato la complessità dell'opera pubblica Cattinara-Burlo, che è stata gestita dall'Amministrazione senza voler ripartire da zero, evitando in questo modo il rischio di traguardare i lavori tra una trentina d'anni. Quattro quindi gli obiettivi prefissi dalla Giunta in carica: la garanzia di prosecuzione delle attività di cura nel corso dei lavori, un ospedale di Cattinara moderno e funzionale adeguato ai nuovi standard, il nuovo Burlo con spazi utili a garantire un futuro coerente con la sua specificità e la sua eccellenza scientifica e, infine, dare una risposta alle esigenze organizzative, mediche e sanitarie emerse con la pandemia realizzando un Covid hospital.
Il tutto prendendo in mano una situazione complicata che partiva dalla risoluzione del contratto d'appalto per inadempienze del contraente e riuscendo a riaprire il cantiere lo scorso febbraio con l'avvio della fase 1 dei lavori.
Infine, in merito alle questioni afferenti all'impatto ambientale dell'opera, il vicegovernatore ha fatto presente che - nell'impossibilità oggettiva e progettuale di eliminare l'intervento sull'attuale area verde a causa di un'approvazione risalente al 2014 - a lavori finiti il numero di alberi sarà di sei volte superiore a quello attuale (da 536 a 3.365).



