Skip to main content

Presentato il progetto "l'intelligenza ecologica"

Recuperare la socialità, il piacere di stare insieme e la possibilità di prendersi cura anche di ciò che ci circonda, a partire dagli spazi verdi.  Sono gli obietti dei tre incontri promossi da ATER Trieste dal titolo "l'intelligenza ecologica, realizzati in collaborazione con il Comune di Trieste, ASUGI, La Quercia ed il progetto delle Mi...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

Recuperare la socialità, il piacere di stare insieme e la possibilità di prendersi cura anche di ciò che ci circonda, a partire dagli spazi verdi. 

Sono gli obietti dei tre incontri promossi da ATER Trieste dal titolo "l'intelligenza ecologica, realizzati in collaborazione con il Comune di Trieste, ASUGI, La Quercia ed il progetto delle Microaree. 

"Una serie d’incontri dedicati al tema dell’abitare insieme - spiega Daniele Mosetti, del Cda di ATER Trieste - della rigenerazione degli spazi di questo caseggiato, dello stare insieme e dell’intelligenza ecologica, definita come quella funzione cognitiva che consente di conoscere qual è il proprio impatto sull'ambiente, oltre all'impatto che l'ambiente ha sulla nostra salute fisica e mentale. Dopo la pandemia, in questo stabile di via Cumano, giovane e dinamico, c’è la necessità di riappropriarsi degli spazi comuni, delle aree verdi, delle passeggiate e soprattutto del piacere di stare insieme. Questo ciclo d’incontri ha lo scopo di restituire ai partecipanti che ne vorranno far parte il senso di comunità, al fine di migliorare la qualità di vita. Parlando, confrontandoci, scambiando idee e pensieri tra giovani e adulti, effettueremo scelte di vita migliori. Partecipare a questi incontri è molto importante perché permetterà agli abitanti di condividere momenti di conoscenza fra vicini. Ampio spazio verrà dedicato anche alla discussione e alla proposta di alcune migliorie strutturali che verranno raccolte sul posto direttamente dai responsabili dell'ATER e dagli operatori della Microarea".

Gli incontri saranno tenuti dallo psicologo Marco Pangos: "il progetto è stato pensato per creare un momento di incontro fra tutti i residenti del complesso ATER di via Cumano, integrandolo all’interno della riprogettazione delle aree verdi. Questo ciclo di conferenze ha lo scopo di far riavvicinare le persone dopo tanti mesi nei quali tutti noi siano stati distanti. L’isolamento, forzato, volontario o indotto, ha reso difficili le relazioni personali alle quali siamo via via sempre meno abituati. Lo sviluppo di questa particolare forma di intelligenza rende le persone più capaci di prendersi cura di sé, delle proprie relazioni sociali, dei propri affetti e dell’ambiente circostante in un’ottica di salute che guardi a 360° rispetto alla complessità della vita.

Parole chiave: Trieste