IX conferenza regionale sull'amianto
Il fare squadra - tra istituzioni, privati e cittadini - lavorando unitariamente è stato fondamentale per affrontare in Friuli Venezia Giulia un problema di salute così importante come quello dell'amianto. Si tratta di una battaglia di civiltà che vede la Regione in campo nei percorsi di cura e nelle fasi di bonifica.
Questo il concetto espresso oggi dal governatore all'apertura della IX Conferenza regionale amianto a cui ha partecipato assieme all'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente.
Come ha spiegato il massimo esponente dell'Amministrazione regionale dopo aver ringraziato il presidente della Commissione regionale Amianto Fabio Vassallo per il lavoro svolto, le conseguenze sulla salute dovute alla contaminazione con l'asbesto non hanno coinvolto solo i lavoratori, ma le loro mogli e i loro figli che sono venuti a contatto con il minerale fibroso.
La fragilità dei malati è stata il punto di contatto, come ha ricordato il governatore, con la determinazione con cui la Regione ha affrontato la campagna vaccinale anti-Covid, in un'ottica di difesa della salute dei cittadini - in special modo quelli più vulnerabili - e di tenuta del sistema sanitario regionale. Su questo si sta lavorando con impegno al recupero delle visite di controllo e degli screening rallentati dall'emergenza pandemica.
In relazione al tema delle bonifiche il vertice della Giunta regionale ha rimarcato la strategia dell'Amministrazione diretta a una partnership con i privati per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di accelerare e rendere sempre più sostenibili i processi di smaltimento.
Da parte sua, l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente ha sottolineato, in ordine alle bonifiche, le 2.393 domande ammesse a contributo per un importo complessivo di quasi 8mln e 170mila euro. Per quel che riguarda i rischi di criticità legati all'esaurimento della disponibilità della discarica, l'esponente della Giunta ha evidenziato le aspettative legate alla sperimentazione condotta da un'azienda regionale sulla inertizzazione dell'amianto. Nel caso questa innovazione dovesse comportare un aumento dei costi, comunque minimo, la Regione sarà pronta a fare la sua parte supportando i cittadini e i privati.
Il Sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint ha aperto la conferenza: "avere di nuovo a Monfalcone la conferenza è essenziale allo spirito. Monfalcone è spesso in ginocchio per le ragioni che conosciamo, non esiste una famiglia che non sia stata toccata - qui e probabilmente in molti Comuni limitrofi - dalla tragedia dell’amianto, tragedia che viviamo ancora e ogni giorno, nello ospedali e nelle nostre case. La motivazione è inaccettabile. A fine mandato ancora non riesco ad accettare ciò che è accaduto a luglio del 2015 quando la precedente amministrazione ha scelto di non perseguire più la responsabilità di chi ci ha potati a essere in queste condizioni, rinunciando alla causa penale che è stata irrecuperabile. Ho ancora il cuore che piange perché in questa Città mai si potrà dire che c’è stata giustizia. Ed è per questo che in questi cinque anni e mezzo abbiamo fatto tante iniziative, nelle scuole, con i cittadini, sostenuto ricerche e organizzato incontri per parlarne, non dimenticare e non compiere errori similari. Nella materia ambientale abbiamo sfruttato le possibilità che la Regione ha messo a disposizione ad esempio con i contributi allo smaltimento. Primi in regione abbiamo fatto una mappatura e aperto uno sportello, dopo aver eliminato in tutte le aree e edifici pubblici l’amianto. Siamo un comune colpito, ma virtuoso. Oltre che nel pubblico stiamo verificando nel privato. La mappatura ha individuato tre livelli di presenza dell’amianto: pessimo, scadente, discreto. Nel primo caso c’è già stata un’eliminazione da parte del privato e anche noi abbiamo stanziato risorse pubbliche importanti, per riuscirete a chiudere quella battuta; “discreto” stiamo andando avanti; lo stato “scadente” è all’attenzione di tutti”.