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Sigillo trecentesco alla Soprintendente Bonomi

“Per la sua preziosa opera di salvaguardia, conservazione e tutela, nonché di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio regionale e di Trieste in particolare”. Con questa motivazione il sindaco Roberto Dipiazza ha conferito il sigillo trecentesco della città alla dott.ssa Simonetta Bonomi, soprintendente Archeolo...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

Per la sua preziosa opera di salvaguardia, conservazione e tutela, nonché di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio regionale e di Trieste in particolare”. Con questa motivazione il sindaco Roberto Dipiazza ha conferito il sigillo trecentesco della città alla dott.ssa Simonetta Bonomi, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Nel rispetto delle disposizioni anti Covid, la semplice cerimonia si è svolta nel salotto azzurro del palazzo municipale di Trieste, presente anche l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi.

In questi anni - ha sottolineato il sindaco Roberto Dipiazza - abbiamo fatto cose veramente importanti per la città ma naturalmente senza la collaborazione della Soprintendenza non ne saremo riusciti. Abbiamo avuto a suo tempo momenti complicati con la Soprintendenza, ma la dott.ssa Bonomi è sempre stata una persona che ci ha sempre aiutato a risolvere situazioni e problematiche e se oggi le cose vanno avanti bene e anche grazie a lei. Grazie di cuore a nome mio e della città”.

“In nostro rapporto non è sempre facile perché la Soprintendenza ha dei compiti di tutela che sono inderogabili - ha detto la dott.ssa Bonomi - e con il Comune di Trieste si è operato in modo collaborativo e dialettico. E con la dialettica siamo riusciti spesso a trovare delle sintesi soddisfacenti, sia per andare avanti e migliorare la città che per garantire la sua tutela, in un lavoro non facile ma spinoso, spigoloso e faticoso, però quando si riesce ad arrivare a un buon risultato questo ripaga di tutte le fatiche e di tutte le tensioni. Grazie sindaco per questo che è un riconoscimento che mi mette in imbarazzo ma contemporaneamente mi fa piacere, perché è il riconoscimento di un lavoro e l’ultima parte della mia carriera, che chiuderò qui l’anno prossimo, ha una bella medaglia e un bel ricordo”.

La soprintendente Simonetta Bonomi ha infine firmato il libro d’oro del Comune di Trieste, lasciando la sua dedica: Grazie alla capitale del Caput Adriae per il riconoscimento di un lavoro difficile ma affascinante, che mi fa piacere svolgere proprio qui”.

Padovana di nascita, Simonetta Bonomi ha al suo attivo una vasta opera di tutela archeologica, di direzione di scavi e di valorizzazione del patrimonio culturale, nonché come curatrice scientifica di mostre e musei e autrice di diverse pubblicazioni. Dopo aver ricoperto il ruolo di soprintendente prima dell’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, poi del Veneto e successivamente della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta, Andria, Trani e di Foggia. Riavvicinata ai territori d’origine, dove in precedenza aveva già svolto gran parte della sua attività lavorativa da funzionario archeologo, dal 2018 è soprintendente del Friuli Venezia Giulia e lo sarà fino all’aprile del 2023.

Parole chiave: Trieste