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Nuovi corsi al polo di Gorizia strategici per la sanità

"I due nuovi corsi di laurea triennali attivati al Polo di Gorizia dell'Università di Trieste in assistenza sanitaria e tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro sono frutto di un'alleanza importante con le istituzioni del territorio e di una strategia regionale che investe sull'alta formazione del ...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

"I due nuovi corsi di laurea triennali attivati al Polo di Gorizia dell'Università di Trieste in assistenza sanitaria e tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro sono frutto di un'alleanza importante con le istituzioni del territorio e di una strategia regionale che investe sull'alta formazione del capitale umano applicato al sistema sanitario".

Così si sono espressi il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi e l'assessore regionale all'Università Alessia Rosolen sulla partenza dal prossimo anno accademico dei due nuovi corsi a numero chiuso attivati nella sede d'ateneo di via D'Alviano. L'illustrazione è stata fatta oggi nell'aula magna del restaurato polo universitario che sorge nel capoluogo isontino, alla presenza di tutti i rappresentanti delle istituzioni protagoniste o coinvolte, a partire dal rettore dell'Università di Trieste Roberto di Lenarda e dal sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna.

"Più della metà degli investimenti complessivi fatti in sanità in Friuli Venezia Giulia negli ultimi dodici anni si devono a questa Amministrazione regionale - ha osservato Riccardi - e dei 750 milioni di questa legislatura 220 sono risolti alla sanità territoriale. Tuttavia queste risorse devono essere abbinate all'investimento sul capitale umano. Con i nuovi corsi presentati oggi tracciamo una direzione precisa, incidendo sulle due maggiori debolezze di sistema che abbiamo riscontrato durante la pandemia: le cure intermedie e la prevenzione, che hanno subito un carico di lavoro enorme in questi mesi".

"Diamo al fabbisogno formativo del sistema sanitario regionale e alla prevenzione nei luoghi di lavoro una risposta di visione - ha rilevato Rosolen -, confermando la compattezza e la reattività del nostro sistema universitario, rivelatasi anche in questa seconda grande emergenza dovuta alla guerra: i nostri atenei, la Sissa e i conservatori, con un provvedimento della Giunta regionale, sono stati, infatti, i primi ad accogliere gli studenti ucraini in fuga dal conflitto".

Parole chiave: Trieste, Gorizia