E’ in questi giorni a Trieste il giovane Matteo D’Abrosca, ventenne originario di Caserta, che ha vissuto a Roma e a Washington e che dall’età di 13 anni lotta contro un linfoma di Hodgkin ed è impegnato a far conoscere la dura realtà dell’oncologia pediatrica in Italia, in Europa e nel mondo, portando la testimonianza del suo vissuto esperienziale a tutte le Istituzioni Italiane, dal Presidente della Repubblica alle più alte cariche dello Stato.
Accompagnato da Vincenzo Zoccano, già sottosegretario di Stato, con deleghe alla Famiglia e Disabilità, nonché già presidente del Forum italiano sulla disabilità, Matteo D’Abrosca è stato ricevuto nel salotto azzurro del municipio dal vicesindaco Serena Tonel, in rappresentanza del sindaco Dipiazza.
Nel corso del cordiale incontro sono stati affrontati e condivisi temi legati alla politiche sociali, con l’obiettivo di sensibilizzare l’attenzione verso le fasce più vulnerabili e fragili, affrontando anche le disuguaglianze portate dalla pandemia, ma approfondendo sopratutto aspetti legati all’oncologia pediatrica e dei tanti minori che ne soffrono. Ribadita anche la qualità della vivibilità di Trieste, l’alto livello offerto dai servizi sociali e dei percorsi di autonomia sviluppati, nonché l’eccellenza dell’oncologia pediatrica del Burlo Garofolo. Vincenzo Zoccano e Matteo D’Abrosca hanno anche presentato l’attività e l’impegno avviato con la Fondazione ALIA, di cui sono rispettivamente presidente e vicepresidente.
Consegnando a Matteo D’Abrosca il gagliardetto ufficiale del Comune di Trieste, l’assessore Serena Tonel ha espresso apprezzamento per l’impegno profuso, ribadendo la massima attenzione dell’Amministrazione comunale su questi temi, per migliorare sempre più i servizi offerti alle persone che attraversano situazioni o momenti di difficoltà.
