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Tariffe TARI invariate

Tempi duri per le famiglie e le imprese del territorio: per questo, all’acuirsi della situazione di crisi economica conseguente alla pandemia e al consistente aumento del prezzo delle materie prime e dell’energia (petrolio, gas, energia elettrica), immediatamente trasferitosi sui prezzi dei beni al consumo, la Giunta comunale...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

Tempi duri per le famiglie e le imprese del territorio: per questo, all’acuirsi della situazione di crisi economica conseguente alla pandemia e al consistente aumento del prezzo delle materie prime e dell’energia (petrolio, gas, energia elettrica), immediatamente trasferitosi sui prezzi dei beni al consumo, la Giunta comunale di Trieste si è impegnata a mantenere invariate le tariffe della Tassa Rifiuti (TARI) per l’anno 2022.

Il risultato è stato reso possibile grazie ad un efficace gioco di squadra svolto dall’assessore alle Politiche del Territorio Sandra Savino, competente sul Servizio di Igiene Urbana, e dall’assessore alle Politiche Finanziarie Everest Bertoli, competente sulle entrate tributarie della Tassa Rifiuti che, insieme ai rispettivi uffici, sono riusciti, con la collaborazione del soggetto gestore del Servizio rifiuti Acegasapsamga spa ed il supporto dei tecnici dell’Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti (AUSIR), a definire un Piano Economico Finanziario dei costi del Servizio di Igiene Urbana in grado di bloccare l’aumento delle tariffe della tassa rifiuti nell’anno 2022.

L’obiettivo dell’Amministrazione comunale di Trieste è stato fin dall’inizio quello di evitare un aumento dei costi di gestione inseriti nel Piano Economico Finanziario (PEF) 2022 del servizio di Igiene Urbana, al fine di ottenere un quadro complessivo dei costi tale da scongiurare l’aumento delle tariffe TARI a carico degli utenti del servizio rifiuti; le norme di settore, infatti, prevedono che i costi del servizio di igiene urbana vengano coperti al 100% con le entrate della tassa rifiuti pagata dagli utenti del servizio stesso.

La materia è molto complessa e soggetta alla stretta disciplina dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), per questo gli uffici comunali hanno chiesto il supporto dei tecnici dell’Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti, quale Ente territorialmente competente nella Regione FVG, a validare il piano economico finanziario dei costi del servizio di igiene urbana dei singoli Comuni. In particolare, si è proceduto ad un approfondimento sulle componenti di aumento dei costi delle prestazioni contrattuali affidate al gestore AcegasApsAmga spa e dei costi comunali, a seguito del quale, l’Amministrazione comunale ha dato precise indicazioni dirette a razionalizzare i servizi in essere mantenendo l’attuale standard qualitativo dei servizi medesimi, nonché ha autorizzato una ulteriore riduzione dei costi del Comune per la componente del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità – FCDE, alla luce dei positivi risultati ottenuti sul fronte del recupero dell’evasione al pagamento della tassa rifiuti. A tal proposito è utile chiarire che le entrate derivanti dal contrasto all’evasione al pagamento della tassa rifiuti sono destinate per legge alla riduzione dei costi del servizio di igiene urbana.

Grazie alle riduzioni dei costi operate si è ottenuto un PEF lordo di euro 39.497.896,00 che, detratte le entrate straordinarie di euro 958.155,09 derivanti dal contrasto all’evasione al pagamento della TARI per euro 715.710,01, dalle sanzioni ambientali irrogate per euro 109.989,16 e da un contributo ministeriale per euro 132.455,92, ha permesso di ottenere un PEF netto 2022 di euro 38.539.741,00, pari all’importo utilizzato per il calcolo delle tariffe TARI 2021; pertanto le tariffe TARI 2022 risulteranno del tutto in linea con le tariffe applicate nel 2021.

Nel corso della conferenza stampa, svoltasi oggi (venerdì 18 febbraio) in Comune, l’assessore Everest Bertoli ha ribadito la scelta di “sterilizzare qualsiasi aumento della tassa rifiuti per le famiglie e le imprese e puntiamo a ripetere quest’operazione anche anche nel 2023”. “Non c’è alcun aumento della pressione fiscale” – ha sottolineato Bertoli- ringraziando tutti coloro che hanno permesso il raggiungimento dell’obiettivo di mantenere invariate le tariffe della tassa rifiuti al livello del 2021. Si tratta -ha concluso- di un risultato frutto dell’ottima collaborazione tra il Comune, il gestore AcegasApsamga spa e l’Autorità Unica per i Servizi Idrici e Rifiuti (AUSIR) che hanno reso possibile, ciascuno per la propria parte, la chiusura in tempi stretti del PEF 2022 con un documento finale rispettoso della regolamentazione prevista dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e soddisfacente per tutte le parti.

Parole chiave: Trieste