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Al via il 33° Trieste Film Festival

Al via oggi il più importante appuntamento in Italia con il cinema dell'Europa centro orientale. Diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, dopo l’edizione in streaming dell’anno scorso a causa dell’emergenza sanitaria, torna in presenza. Ad aprire il festival sarà “Quel giorno tu sarai” (Evolution), nuovo lungometraggio diretto da Kornél ...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

Al via oggi il più importante appuntamento in Italia con il cinema dell'Europa centro orientale.

Diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, dopo l’edizione in streaming dell’anno scorso a causa dell’emergenza sanitaria, torna in presenza.

Ad aprire il festival sarà “Quel giorno tu sarai” (Evolution), nuovo lungometraggio diretto da Kornél Mundruczó e scritto da Kata Wéber dopo lo straordinario successo di Pieces of a Woman (premiato a Venezia e candidato all’Oscar). Applaudito fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes ed in uscita nelle sale italiane il 27 gennaio distribuito da Teodora Film, “Quel giorno tu sarai” racconta una vicenda di straordinaria intensità, sempre con Martin Scorsese nella veste di produttore esecutivo.

Alla proiezione di “Quel giorno tu sarai” sarà inoltre legato uno dei due tradizionali premi assegnati dal Trieste Film Festival, l’Eastern Star Award, nato per segnalare le personalità del mondo del cinema che con la loro carriera hanno gettato un ponte tra l’Est e l’Ovest ed assegnato quest’anno proprio a Mundruczó, protagonista negli ultimi anni di un autentico exploit internazionale, che dall’Ungheria l’ha portato alla ribalta dei principali premi mondiali, Oscar compreso ed alla sceneggiatrice Kata Wéber.

Il Cinema Warrior Award, istituito per premiare l’ostinazione, il sacrificio e la follia di chi “combatte” per il cinema, va invece a Luciana Castellina, instancabile protagonista della vita politica e culturale del nostro Paese, con un’attenzione sempre viva per il cinema e l’Europa.

Undici i titoli del Concorso lungometraggi, in giuria le critiche cinematografiche Dubravka Lakic ed Emanuela Martini ed il programmatore e selezionatore Edvinas Puksta.

Due gli eventi speciali fuori concorso: oltre al citato "Quel giorno tu sarai", anche il nuovo di un’altra grande firma del cinema ungherese, Ildikó Enyedi, che chiude le proiezioni del festival con l’anteprima italiana di "The Story of My Wife" (prossimamente nelle sale con Altre storie). Un kolossal dei sentimenti presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, interpretato da un cast stellare guidato da Léa Seydoux, Gijs Naber, Louis Garrel, Sergio Rubini e Jasmine Trinca.

Altre sei le proposte fuori concorso: lo slovacco "107 Mothers" di Peter Kerekes, tutto chiuso in un carcere femminile; "Not So Friendly Neighbourhood" del premio Oscar Danis Tanovic, commedia romantica al sapore di kebab girata a Sarajevo durante la pandemia; "Fabian – Going to the Dogs" di Dominik Graf, dal romanzo di Erich Kästner, ritratto della Berlino dei primi anni ’30; "Piccolo corpo" di Laura Samani, tra gli esordi più sorprendenti e apprezzati (anche alla Semaine de la Critique di Cannes) del cinema italiano recente; "Vera Dreams of the Sea" di Kaltrina Krasniqi, la vita di una  donna matura sconvolta dal suicidio del marito e "Leave No Traces" di Jan P. Matuszynski, ricostruzione del caso di Grzegorz Przemyk, uno studente liceale picchiato a morte dalla polizia nella Polonia del 1983.

Dodici i titoli del Concorso documentari (in giuria la regista georgiana Nino Kirtadze, il regista italiano Gianfranco Pannone e la regista e videoartista serba Marta Popivoda).

Sette i documentari fuori concorso: "Babi Yar Context" di Sergej Loznica; "Bosnia Express" di Massimo D’Orzi; "Freikörperkultur" di Alba Zari; "Gorbachev Heaven" di Vitalij Manskij; "The Jungle" di Cristian Natoli; "Tullio Kezich – A proposito di me" di Gioia Magrini; "L’ultimo calore d’acciaio" di Francesco De Filippo e Diego Cenetiempo.

Tredici i titoli del Concorso cortometraggi (in giuria la regista Spela Cadez, il membro del Comitato di selezione del Concorso cortometraggi a Cannes Wim Vanacker e il vicedirettore di sixpackfilm Gerald Weber): l’Italia è rappresentata da "Big" di Daniele Pini e "Inchei" di Federico Demattè.

Info e programma completo su: https://www.triestefilmfestival.it/

Parole chiave: Primo piano, Trieste