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Lapide per Mattioni

Nel rispetto delle disposizioni anti Covid, si è svolta nella balaustra della Scala dei Giganti a Trieste la cerimonia di scoprimento della lapide in memoria dello scrittore Stelio Mattioni (Trieste, 9 settembre 1921 - 16 settembre 1997). Sul posto sono intervenuti l’Assessore all’Educazione del Comune di Trieste Nicole ...
 |  Francesco Tremul  |  Attualità

Nel rispetto delle disposizioni anti Covid, si è svolta nella balaustra della Scala dei Giganti a Trieste la cerimonia di scoprimento della lapide in memoria dello scrittore Stelio Mattioni (Trieste, 9 settembre 1921 - 16 settembre 1997). Sul posto sono intervenuti l’Assessore all’Educazione del Comune di Trieste Nicole Matteoni ed i famigliari dello scrittore, con la moglie Maria e la figlia Chiara. Presenti tra gli altri anche il presidente de “L’Armonia” Giuliano Zannier e il coordinatore culturale Riccardo Cepach.

Promossa dalla famiglia Mattioni e dal Comune di Trieste, che a Stelio Mattioni ha già dedicato e intitolato la frequentatissima biblioteca di via Petracco a Borgo San Sergio, questa iniziativa - ha evidenziato l’Assessore Nicole Matteoni - vuole celebrare e ricordare l’opera dello scrittore in un luogo simbolo della sua narrativa, a lui particolarmente caro e suggestivo, raccontato in uno dei suoi romanzi più celebri “Il richiamo di Alma”. Si tratta di un ulteriore significativo segno di attenzione e gratitudine della città per la sua opera ed il suo impegno culturale, che si colloca nell’ottica di valorizzare anche l’anima letteraria di Trieste”.

Stelio Mattioni è stato un importante romanziere, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, particolarmente amato dal celebre consulente editoriale Roberto (Bobi) Bazlen che, appunto, agevola la pubblicazione dei suoi primi romanzi, fra cui Il richiamo di Alma, presso gli editori Einaudi e Adelphi. Le sue opere si inseriscono assai bene nella tradizione di narrativa triestina che fa capo a Italo Svevo, caratterizzandosi per la messa in scena di personaggi quotidiani afflitti un mal di vivere di difficile definizione, inseriti in atmosfere a volte oniriche e grottesche ma descritti con un linguaggio pulito e preciso. La sua attività di cronista, critico e divulgatore culturale si è dipanata attraverso opere monografiche, come la biografia Storia di Saba recentemente ripubblicata, saggi e articoli in riviste e giornali quotidiani oltre che in veste di direttore della sezione letteraria del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste (per il quale ha organizzato importanti manifestazioni e celebrazioni fra cui quelle dei principali scrittori del territorio: Svevo, Joyce, Saba e Giotti), di presidente dell'associazione teatrale dialettale Armonia e di direttore responsabile dell'emittente Telequattro. La sua opera ha meritato l'attenzione e l'elogio di alcune delle più importanti penne del panorama nazionale della letteratura italiana, da Magris a Raboni, da Pedulà a Spagnoletti.

Parole chiave: Trieste