Lavori ai giardini pubblici e sul Calvario

Al via la riqualificazione dei giardini pubblici di corso Verdi, a Gorizia. L’opera del valore di 300mila € punta a ripristinare l’unitarietà originaria oggi persa dopo alcuni interventi di viabilità eseguiti nel dopoguerra. Il progetto firmato dallo studio DD Architettura ha posto infatti l’accento sul recupero della tradizionale impostazione dell’area, inaugurata nel 1863 e concepita in relazione al nuovo insediamento residenziale.
Il primo lotto sarà quello che include la zona affacciata su via Cadorna, davanti al monumento del Fante, grazie al contributo stanziato dalla Regione. Il cantiere, comunque, non sarà messo in piedi se non dopo l’estate.
Storicamente, la "particolarità locale - si legge nel progetto - stava nella ricca composizione botanica, che doveva costituire il biglietto da visita con cui la città si presentava ai suoi ospiti e soprattutto la garanzia delle migliori caratteristiche del suo clima". Oltre alla rivisitazione di alcuni percorsi, le aiuole riservate alle aree gioco saranno rimodellate per ripristinarne il disegno per quanto possibile simile all’originale. Sarà possibile anche realizzare una piccola arena informale che potrà ospitare momenti culturali e di intrattenimento. La struttura avrà la capacità di ospitare fino a 100 persone sedute su 3 o 4 pastini. Oltre alle panche è prevista una zona palco di 35 metri quadri, pavimentata in calcestruzzo.
Altri 155 mila € saranno spesi per sistemare la strada comunale che conduce alle tre croci, in cima al monte Calvario. La Giunta di Gorizia ha infatti approvato anche il progetto definitivo-esecutivo di quest’opera, inserita nel più ampio lavoro di valorizzazione della zona.
In particolare, la strada di accesso all’obelisco presenta segni di frane e bisognerà intervenire anche sulle zone dove si accumulano detriti con le piogge. Per quanto riguarda il piazzale delle tre croci, verrà realizzato un muro di sostegno a supporto di una ringhiera di protezione ai visitatori. I lavori termineranno in estate grazie anche al contributo di 100mila € della Regione.