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Laghetto di Contovello, presentati i lavori di recupero e risanamento

Al laghetto di Contovello, si è svolta questa mattina (21 luglio), alla presenza dell'assessore comunale alla Pianificazione Territoriale Michele Babuder, dell'assessore comunale agli Affari Generali Sandra Savino, della direttrice del Servizio Ambiente e Verde pubblico Lucia Iammarino, del responsabile degli interventi sul verde e alb...
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Al laghetto di Contovello, si è svolta questa mattina (21 luglio), alla presenza dell'assessore comunale alla Pianificazione Territoriale Michele Babuder, dell'assessore comunale agli Affari Generali Sandra Savino, della direttrice del Servizio Ambiente e Verde pubblico Lucia Iammarino, del responsabile degli interventi sul verde e alberature Francesco Panepinto e del titolare della ditta Italspurghi Gianfranco Cergol, la conferenza stampa per illustrare i lavori di recupero e risanamento del laghetto.

 

L'assessore alla Pianificazione Territoriale Michele Babuder ha ringraziato l'assessore Sandra Savino per l'avvio del progetto. Un intervento, ha sottolineato “ necessario in quanto si è assistito ad una progressiva riduzione della capacità di invaso che, durante la stagione estiva, causa frequenti prosciugamenti del laghetto e morie di animali acquatici, volto a ripristinare l'ecosistema naturale e la biodiversità autoctona del luogo nel rispetto delle specie che vivono nel laghetto. Un ringraziamento agli uffici del Comune di Trieste, all'Ente Tutela Patrimonio Ittico FVG, al Servizio Biodiversità della Regione FVG, all'Enpa e alla ditta Italspurghi”.

 

Si tratta di un intervento ha aggiunto l'assessore Sandra Savino “a me particolarmente caro, nato a seguito della segnalazione di alcuni cittadini. Questo è un posto bellissimo, pertanto, il ripristino era necessario. L'importo complessivo della spesa prevista per il progetto ammonta a 60.000 € di cui 37.000 per lo smaltimento e l'analisi dei fanghi.”

 

Il progetto prevede l'esecuzione delle attività di manutenzione straordinaria del Laghetto di Contovello con l’obiettivo principale di asportare una frazione dei sedimenti accumulatesi negli anni. L’intervento si rende necessario in quanto si è assistito ad una progressiva riduzione della capacità di invaso che, durante la stagione estiva, causa frequenti prosciugamenti del laghetto e morie di animali acquatici.

 

Lo stagno di Contovello, oggetto di studio del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste sin dal 1968, era il più grande stagno di tutta la Provincia di Trieste: 41 metri per 29 metri di superficie; profondo 2,2 metri, con un volume d’acqua superiore al 1.000 metri cubi.

I ricercatori del Museo hanno recentemente evidenziato che, progressivamente, lo stagno ha subito due alterazioni: la prima fisica, con perdita sia dello strato impermeabile sulle rive e, soprattutto, dell’apporto d’acqua da parte di una sorgente situata immediatamente a monte del bacino (lo stagno sino ai primi anni ‘90 aveva un emissario, un torrentello, popolato da salamandre pezzate, che scendeva sino a Miramare). La seconda alterazione, biologica, conseguenza del rilascio di una serie di animali e piante totalmente estranei agli ecosistemi locali e carsici (pesci vari, testuggini esotiche, anatre domestiche, piante ornamentali, rane ibride provenienti da allevamenti e laboratori).

Questa alterazione biologica dell’ecosistema ha fatto sì che la fauna e la flora autoctone siano andate progressivamente scemando, sino a scomparire totalmente per quanto riguarda gli animali vertebrati, e ridursi a poche specie non significative per quanto riguarda la flora e gli invertebrati.

 

Alla luce di quanto sopra i lavori di ripristino del bacino e della sua capacità idrica non potranno quindi in alcun modo danneggiare specie rare o protette. Anzi, si auspica che ciò porti a un miglioramento non solo storico e paesaggistico, ma pure naturalistico.

Dello stesso avviso l’Ente Tutela Patrimonio Ittico FVG, con il quale è stato eseguito un sopralluogo nei mesi estivi del 2022, e il Servizio Biodiversità della Regione FVG.

 

Gli interventi consisteranno nello svuotamento progressivo del laghetto, con cattura dei pesci presenti , con la supervisione dei tecnici dell’Ente Tutela Patrimonio Ittico FVG che impartirà le istruzioni alle maestranze per il trasferimento degli animali in apposite vasche e successivo trasporto in laghi della Regione FVG, dedicate all’accoglimento di specie non autoctone e dannose per le specie autoctone e la creazione di uno stagno di piccole dimensioni per il rifugio temporaneo degli anfibi.

Concluse le operazioni di svuotamento si procederà con l’asporto dei fanghi, mediante l'ausilio di mezzi meccanici, per stimati 110 mc, caricamento e trasporto in apposito impianto di trattamento, previa caratterizzazione.

Infine, si provvederà alla sistemazione dell’area, reinvaso e reintroduzione degli animali acquatici.

Per la realizzazione completa degli interventi, viene prevista una durata complessiva dei lavori di 30 giorni.

Parole chiave: Trieste