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Monfalcone: la Galleria si prepara a ospitare la mostra di Dino Mirko e Afro Basaldella “Destini paralleli e intrecciati”, aperta anche a Natale

Un nuovo tassello di altissimo spessore si aggiunge all'offerta culturale che il Comune di Monfalcone sta promuovendo negli ultimi anni. La Galleria d’Arte Contemporanea di piazza Cavour si prepara infatti a ospitare la mostra “Destini paralleli e intrecciati”, dedicata a Dino, Mirko e Afro Basaldella, che aprirà al pubblico da sabato 28 ottobr...
 |  Nik97  |  Cultura

Un nuovo tassello di altissimo spessore si aggiunge all'offerta culturale che il Comune di Monfalcone sta promuovendo negli ultimi anni.

La Galleria d’Arte Contemporanea di piazza Cavour si prepara infatti a ospitare la mostra “Destini paralleli e intrecciati”, dedicata a Dino, Mirko e Afro Basaldella, che aprirà al pubblico da sabato 28 ottobre.

Dopo i grandi eventi che hanno portato alla Galleria di Monfalcone alcune tra le massime espressioni del secolo breve come Kandinskij, Fontana, Crali e molti altri, grazie alle relazioni strette con le più grandi istituzioni nazionali come la Fondazione Musei Civici di Venezia e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Monfalcone continua il suo percorso volto alla valorizzazione delle proprie realtà, al duplice fine di far diventare la città sempre più attrattiva e di consolidare quel ruolo di eccellenza culturale così fermamente voluto, cercato e ottenuto dall’Amministrazione all’interno del contesto regionale e nazionale.

L’esposizione è stata presentata questa mattina dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, insieme all’assessore alla Cultura, Luca Fasan, e con il curatore, Davide Colombo, il presidente del Consorzio Culturale Monfalconese, Davide Iannis, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Alberto Bergamin e con la consigliera della BCC Venezia Giulia, Marina Dorsi.

“Una mostra dal valore esponenzialmente aggiunto per Monfalcone e per l’intero territorio - rileva il sindaco Cisint. Ritengo doveroso ringraziare i collezionisti privati che ci prestano le opere e i finanziatori che credono nei nostri progetti e ci consentono di organizzare frequentemente mostre di qualità, decisive nella valorizzazione della nostra città. Una città complessa da tanti punti di vista ma che nella cultura ha trovato la piacevolezza di vivere i nostri luoghi, ma anche di diversificare una visione produttiva, perché la presenza di mostre di tale calibro dà la cifra della capacità di attrarre persone anche al di fuori dei nostri confini regionali e nazionali e rappresenta una boccata di ossigeno per le attività produttive e ricettive. Un’esposizione a ingresso gratuito alla quale teniamo talmente tanto che abbiamo deciso di tenere aperta al pubblico anche a Natale e durante tutte le festività, affinchè tutti, dopo aver nutrito il corpo, possano nutrire anche la propria anima”.

La mostra verrà inaugurata venerdì 27 ottobre alla Galleria alle 18.00, la cui realizzazione vede la partecipazione di importanti Enti Museali, Gallerie e collezionisti privati che hanno condiviso e creduto in questo progetto. Tra questi Caterina Basaldella, Francesco Briguglio, Giovanni Floridi, Fondazione Archivio Afro, Archivio Corrado Cagli, Casa Cavazzini Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Civico Museo Revoltella - Galleria d’Arte Moderna di Trieste, Consorzio Culturale del Monfalconese di Ronchi dei Legionari, ASAC – Biennale di Venezia, Archivio Quadriennale di Roma (ArBiQ), Archivio Corrado Cagli di Roma, Fondazione Friuli di Udine, The Museum of Mopdern Art (MoMA) New York/ Scala, Firenze. [DC1]  Consorzio Culturale del Monfalconese di Ronchi dei Legionari, Fondazione Archivo Afro di Roma, Fondazione Musei Civici di Venezia - Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca' Pesaro di Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Roma, MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, MIC Gallerie dell’Accademia di Venezia, ASAC – Biennale di Venezia, Archivio Quadriennale di Roma (ArBiQ), Fondazione Friuli di Udine, Scala, Firenze.

“Quaranta le opere dei tre fratelli Basaldella che esponiamo in questa mostra – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Luca Fasan – che danno ancora una volta uno spessore internazionale alla proposta culturale monfalconese, capace di allargare di volta in volta i propri orizzonti, guardando a un pubblico sempre più ampio e transfrontaliero, grazie alla sempre più solida rete di relazioni che con duro lavoro siamo riusciti a tessere negli ultimi anni”.

La nostra galleria è diventata la casa di due punti per noi fondamentali: qualità e coerenza, caratteristiche che hanno formato a pieno titolo il sistema culturale monfalconese.

Un sistema che porta avanti progettualità di qualità, caratterizzati dalla coerenza che ci permette di avere collaborazioni importanti che ci consentono di realizzare mostre che racchiudono un rapporto di bilateralità portando sotto le luci dei riflettori artisti del ‘900 e maestri della nostra terra. Una piccola regione che ha dato i natali ad artisti importanti e questo per noi rappresenta un grande valore e una visione che intendiamo portare avanti”.

Una mostra che nasce proprio dall’amore per il nostro territorio e per le eccellenze che lo hanno caratterizzato: il progetto è curato da Davide Colombo ed è stato ideato e promosso dal Comune di Monfalcone in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e con il supporto di diverse importanti realtà del territorio, quali Banca di Credito Cooperativo della Venezia Giulia (main sponsor), Io Sono Friuli Venezia Giulia e GO!2025.

Attraverso la selezione di opere mirate, l’esposizione si sviluppa in quattro sezioni e una parte documentaria, e ripercorre tre momenti e alcuni passaggi cruciali nella ricerca artistica dei Basaldella dagli anni Trenta agli anni Sessanta, all’interno di un contesto artistico italiano e internazionale che muta e si evolve nel tempo, esemplificato dalla presenza di alcune opere di altri pittori e scultori, il cui lavoro è stato un significativo termine di confronto e di interscambio.

La prima sezione, Esordio comune, prende avvio dalla partecipazione dei tre fratelli alla Quadriennale di Roma del 1935 e alla XX Biennale di Venezia del 1936: un’affermazione nazionale condivisa, che li vede presentare opere molto vicine tra loro per temi e scelte stilistiche.

La sezione Percorsi divergenti e convergenti ruota attorno al periodo tra la metà degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta, in cui giungono a maturazione compimento le sperimentazioni precedenti, tanto quanto prendono avvio nuove indagini, secondo accezioni o tempi differenti.

Si concentra sul periodo tra il 1959 e il 1964 la terza sezione, Identità a confronto, quando alla maturità artistica corrisponde un riconoscimento di critica consolidato e in divenire.

A concludere il percorso espositivo, l’ultima sezione, Ritratti, autoritratti e lessico famigliare, evidenzia i temi del confronto tra Dino, Mirko e Afro: autoritratti e ritratti, soggetti famigliari comuni, citazioni reciproche, convergenze tematiche e stilistiche, collaborazioni, declinazioni autonome di un medesimo avvio derivanti dal ritratto dal vero dei tre fratelli ancora adolescenti realizzato dal padre Leo nel 1923-24.