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Eventi: Regione, mostra Mogadiscio simbolo legame Fvg-Somalia

Una mostra che vuole essere simbolo di un legame solido tra Italia (Friuli Venezia Giulia in particolare) e Somalia e che invita a salvaguardare le tracce di una storia millenaria e della presenza italiana in questo Paese. Un primo esercizio di ricostruzione che da un piano virtuale si propone di riscoprire la Mogadiscio di un tempo, attraverso ...
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Una mostra che vuole essere simbolo di un
legame solido tra Italia (Friuli Venezia Giulia in particolare) e
Somalia e che invita a salvaguardare le tracce di una storia
millenaria e della presenza italiana in questo Paese. Un primo
esercizio di ricostruzione che da un piano virtuale si propone di
riscoprire la Mogadiscio di un tempo, attraverso la maestosità
degli edifici in un itinerario completo tra le vie della capitale.

È quanto ha condiviso oggi l'assessore regionale alle Autonomie
locali e Immigrazione all'inaugurazione della mostra "Mogadiscio
e la sua evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della
città", nella sala Sbisà del Magazzino 26 del Porto Vecchio di
Trieste. L'esposizione fa parte delle iniziative organizzate in
questi giorni dall'associazione culturale italo-somala Sagal,
volte a porre le basi per una collaborazione sempre più stretta
tra lo Stato centrafricano e il Friuli Venezia Giulia.

Il contributo della Regione, ha ribadito l'assessore, non si
esaurisce all'ospitalità di questa mostra, ma vuole completarsi
con la condivisione della competenza e professionalità delle più
alte eccellenze del territorio. Questo scambio favorirà
l'apertura di un corridoio strategico che alimenterà i rapporti
tra Italia e Somalia, unite in un clima di fratellanza di cui il
Friuli Venezia Giulia è convinto ambasciatore e promotore.

Al taglio del nastro ha preso parte una numerosa la delegazione
somala rappresentata, oltre che dal presidente della Comunità
somala di Trieste, anche da alte cariche dello Stato tra cui il
vicepresidente del Parlamento, il viceministro dell'Istruzione e
dell'Educazione.

La mostra - curata dagli architetti Maria Spina e Gabriella
Restaino e da Nuredin Hagi Scikei, scrittore impegnato nella
difesa del patrimonio storico, archeologico e paesaggistico della
Somalia - resterà aperta fino a domenica 5 maggio con il seguente
orario: giovedì dalle 16 alle 19; venerdì dalle 10 alle 13 e
dalle 16 alle 19; orario continuato dalle 10 alle 19 sabato,
domenica e tutti i giorni dal 25 aprile al 1° maggio.

I 47 pannelli esposti, suddivisi in 4 itinerari virtuali per un
totale di circa 250 immagini, permettono di ripercorrere le
strade principali di Mogadiscio, osservando le trasformazioni che
ne hanno mutato l'assetto urbanistico nel corso degli anni grazie
a fotografie d'epoca, cartografie, planimetrie e assonometrie.
L'obiettivo è quello di costruire un "archivio della memoria" da
condividere con le comunità della diaspora e di sensibilizzare le
autorità somale, la cittadinanza e gli studiosi italiani
sull'importanza di valorizzare il ricco patrimonio storico,
edilizio, artistico e culturale tuttora conservato nella capitale
nonostante la distruzione provocata dalla guerra civile.

La mostra si propone anche di produrre una sinergia tra la
comunità somala e la Direzione regionale immigrazione, che si
impegnano congiuntamente a registrare le problematiche sociali
del territorio chiamando a raccolta enti pubblici, scuole,
associazioni e altri enti per invitarli a collaborare e a
condividere i processi realizzativi.

Parole chiave: Trieste