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Visioni urbane alla Comunale d'arte

Viaggi e fotografia sono tra i principali interessi di Ulli Mosconi Zupin, piacentina di nascita ma triestina d’adozione. Il suo percorso fotografico ha attraversato varie fasi fino ad arrivare alla scelta di soggetti quali spazi urbani e architetture interpretati secondo i canoni del minimalismo. La mostra, composta da una trentina di fotografi...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Cultura

Viaggi e fotografia sono tra i principali interessi di Ulli Mosconi Zupin, piacentina di nascita ma triestina d’adozione. Il suo percorso fotografico ha attraversato varie fasi fino ad arrivare alla scelta di soggetti quali spazi urbani e architetture interpretati secondo i canoni del minimalismo. La mostra, composta da una trentina di fotografie articolate in cinque filoni, ne rappresenta il pensiero.

Non documentazioni del paesaggio contemporaneo, come sismografo della complessità urbana, bensì rappresentazioni personali, scrive Mazzolini. Sono fotografie che innescano il processo di percezione, di esame del soggetto il quale appare diverso dall’ordinario grazie al nuovo punto di vista. Essenzialità, rigore, ricerca geometrica e cromatica sono le caratteristiche distintive ed al contempo gli elementi guida dell’intero percorso autoriale dell’autrice che scegliendo le migliori architetture - grazie all’inquadratura, elemento fondamentale del suo fare - le isola dal contesto valorizzandone la dimensione compositiva ed estetica.

Visioni Urbane” sottolinea la poetica e lo stile della fotografa che nella ricerca di elementi e punti di vista nuovi ha come cardine del suo lavoro il minimalismo delle architetture anche se appartenenti a diversi stili ed epoche, differenti città e nazioni. Un dialogo universale tra forma ordinata e geometrica, composizione ed estetica dello spazio, tra il linguaggio espressivo bidimensionale della fotografia e quello tridimensionale dell’architettura mettendo in luce un’indagine poco documentale e molto interpretata. Queste fotografie diventano un’esperienza alla scoperta di un rinnovato paesaggio esteriore ed interiore. Un viaggio che insegna a guardare con curiosità ciò che ci circonda per avvicinarsi sempre di più alla bellezza che risiede nell’implicito, in qualcosa che nessuno può spiegare ma solo ricercare.

L'esposizione è visitabile, nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, alla sala comunale d’arte di piazza dell’Unità d’Italia 4 Trieste fino al 18 settembre, con orario feriale e festivo: 10.00-13.00 e 17.00-20.00. 

Info: 338/7675808 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Parole chiave: Trieste