Antonio Fontanini in Consiglio Regionale
Pennellate di poesia, dove la luce è
declinata in tutte le sue intensità e i paesaggi cambiano lenti,
seguendo le stagioni. Angoli noti e meno noti della Bassa e del
Medio Friuli. Soffermarsi a guardare i quadri di Antonio "Toni"
Fontanini offre tutto questo e altro ancora.
Una ventina di opere, tra oli e acrilici su tela, dell'artista di
Codroipo, nativo di Santa Maria la Longa, sarà a disposizione del
pubblico al primo piano della sede del Consiglio regionale, in
piazza Oberdan 6, a Trieste, grazie alla mostra "Luci e riflessi
nel paesaggio friulano", suggerita dal consigliere Mauro Bordin,
che conobbe e si innamorò delle creazioni di Fontanini attraverso
una sua esposizione anni fa a Palazzolo dello Stella, quando
Bordin ne era sindaco.
E che sia "un amico, un uomo del nostro territorio, che possiede
grandi capacità di tratteggiare i paesaggi attraverso una tecnica
minuziosa, che ci ricorda il puntinismo francese", ha detto anche
il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.
"Le sue tele hanno la capacità di dare concretezza alle leggi che
proprio qui facciamo per la tutela del nostro ambiente, della
nostra amata terra friulana", ha proseguito Zanin. "La sua
bravura nel dare luce alle foglie, così come all'acqua delle
risorgive, rende questi scorci di Friuli realistici e ci aiuta a
conoscerli, spingendoci verso il bisogno di proteggerli".
Una riflessione a cui ha fatto eco Bordin, che ha poi descritto
Toni Fontanini come un uomo e un artista che alla base delle
proprie opere mette sempre la passione.
"Sono un 'pittorino' di paese, venuto su dal niente", ha detto di
se stesso Fontani. "Ce la metterò tutta per continuare a scovare
questi angoli di un Friuli un po' naïf che mi dicono spesso non
esistere più. Ma io non credo sia così, credo invece che basti
voler veramente cercare per saper trovare".