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"Lavorare oltre confine"

Sarà inaugurata il 29 aprile alle ore 16:00 presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste la mostra fotografica nell’ambito della rassegna “Lavorare oltre confine. Storie, voci e immagini del lavoro frontaliero in Friuli Venezia Giulia”, progetto realizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e dell...
 |  Francesco Tremul  |  Cultura

Sarà inaugurata il 29 aprile alle ore 16:00 presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste la mostra fotografica nell’ambito della rassegna “Lavorare oltre confine. Storie, voci e immagini del lavoro frontaliero in Friuli Venezia Giulia”, progetto realizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università degli Studi di Trieste, con il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia e con la co-organizzazione del Comune di Trieste.

All’inaugurazione dell’esposizione, dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, di Caterina Falbo, collaboratrice del rettore per la Terza missione e divulgazione scientifica e di Gian Paolo Dolso, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione, interverranno i partner della rassegna, Viliam Pezzetta, segretario generale della CGIL Friuli Venezia Giulia, Alberto Monticco, segretario generale della CISL Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, segretario generale della UIL Friuli Venezia Giulia, Sandro Torlontano e Lorenzo Capaldo, rispettivamente direttore e presidente del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste, Antonella Caroli, presidente Italia Nostra, Mauro Gialuz, presidente Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia.

La mostra fotografica è costituita da fotografie d’archivio tese a evocare alcuni episodi della storia del lavoro e del lavoro frontaliero in Friuli Venezia Giulia e a ricordare le esperienze dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno da sempre animato il confine orientale. Il confine tra l’Italia e l’ex Jugoslavia socialista non è stato soltanto una barriera, ma anche un ponte che uomini e donne hanno attraversato per raggiungere un’opportunità di integrazione, di condivisione di progetti e di costruzione di un’identità unitaria transfrontaliera, radicata sui diritti e sulle possibilità di sviluppo sociale ed economico.

La mostra fotografica è curata da Maria Dolores Ferrara, docente di diritto del lavoro dell’Università di Trieste, responsabile del progetto e curatrice della rassegna. L’allestimento è di Marianna Accerboni e Riccardo Moro, la progettazione del percorso espositivo di Divulgando srl. Ha coordinato le attività di ricerca storico-archivistica Davide Rossi, docente di Storia del diritto medievale e moderno dell’Università di Trieste.

Faranno da corollario all’esposizione anche un concerto del Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini” ed una conferenza. Il concerto, che si terrà il 10 maggio alle ore 17:00 nella sala Luttazzi del Magazzino 26, sarà intervallato da letture di docenti, giovani ricercatrici e ricercatori dell’Università di Trieste su “Voci e parole dell’integrazione europea”. La conferenza, intitolata “Lavorare senza confine: storie, diritti e territorio del Friuli Venezia Giulia”, si terrà il 13 maggio alle ore 16:00 nella sala Luttazzi del Magazzino 26 e affronterà temi come le opportunità e le criticità del lavoro frontaliero, soprattutto nel Friuli Venezia Giulia, la mobilità dei confini e dei lavoratori frontalieri, i rapporti linguistici e di vicinato tra paesi confinanti e le difficoltà che affrontano le comunità frontaliere.

La mostra, a ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 15 maggio (con apertura sabato-domenica: ore 15-18; mercoledì-venerdì: ore 10-13 / 15-18; martedì 10 maggio: ore 16-18).

Parole chiave: Trieste