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L’anima, la terra, il colore - arte d’azione e d’inclusione

E’ stata inaugurata al Magazzino 26 del Porto Vecchio, la mostra di Toni Zanussi "L’anima, la terra, il colore - Arte d’azione e d’inclusione". L’iniziativa è molto più di una personale in cui poter visionare l’arte poetica e sottilmente onirica di Toni Zanussi, perché è anche un progetto-laboratorio, ideato dall’artista stesso, di inclusione so...
 |  Francesco Tremul  |  Cultura

E’ stata inaugurata al Magazzino 26 del Porto Vecchio, la mostra di Toni Zanussi "L’anima, la terra, il colore - Arte d’azione e d’inclusione". L’iniziativa è molto più di una personale in cui poter visionare l’arte poetica e sottilmente onirica di Toni Zanussi, perché è anche un progetto-laboratorio, ideato dall’artista stesso, di inclusione sociale. La mostra che Trieste dedica a Toni Zanussi fa parte infatti di un ciclo espositivo di rassegne, ognuna diversa dall’altra, incentrate oltre che sulla sua creatività, sulla promozione di questo prezioso e attuale concetto, che ha visto un primo allestimento in una versione molto più ridotta nel 2020 a Tarcento e che dopo Trieste proseguirà a Monaco di Baviera.

 
L’esposizione al Magazzino 26, curata dalla giornalista e critica d’arte Marianna Accerboni, è realizzata dal Comune di Trieste in collaborazione con l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni (USSM) di Trieste, l’UDEPE (Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna) di Trieste e con il Garante locale dei diritti delle persone private della libertà personale. Sono sei le persone del territorio (adulti e minorenni), alcune protagoniste di condotte illecite, che nel corso dell'esecuzione delle misure e sanzioni di comunità a cui sono soggetti, offriranno il loro contributo alla rassegna, in particolare nei processi di diffusione e comunicazione della mostra oltre che nell’accoglienza dei visitatori. L’obiettivo di tale coinvolgimento è quello di restituire loro un ruolo di utilità sociale e di favorirne il reinserimento attraverso un’esperienza formativa e relazionale positiva nel mondo dell’arte a dimostrazione che l’arte può essere uno strumento potente di educazione alla legalità.
 
In un luogo di grande fascino architettonico come il Magazzino 26, in perfetta armonia con l’allestimento, la mostra a ingresso gratuito ospita una novantina di opere di magnetica suggestione, molte delle quali di dimensioni notevoli - oltre due metri di lunghezza per un metro di altezza - suddivise in cinque sezioni tematiche secondo un percorso cronologico. Dalle tavole ai bidoni e alle casse dipinti con colori vivaci e solari e con i temi del sogno che raccontano di viaggi lontani, nei territori della mente e del fantastico, attraverso lavori dalle forme più diverse ed affascinanti: rettangolari, circolari, a ogiva, realizzati su diversi supporti come sostegni MDF, il legno grezzo delle casse, il metallo dei grandi bidoni.
 
"La rassegna - spiega la curatrice Marianna Accerboni - testimonia, in una sorta di orizzonte di luce e di cromatismi accesi, eleganti e al contempo sobri, l’universo creativo e la sperimentazione svolta dal pittore friulano Toni Zanussi negli ultimi trent’anni. In mostra compare un’ampia selezione di opere che raccontano il suo immaginario, stilato secondo una cifra molto personale, armonica e sottilmente dinamica: una pittura sgorgata dal cuore di un artista dal gesto pittorico incantato. Luminosi e talvolta in controluce, com’è spesso la vita, i suoi lavori ci parlano dell’esistenza reale, trascendendola e idealizzandola attraverso simbolismi iconici e di speranza. In tal senso, sotto il profilo critico, la sua opera si colloca nell’ambito di quel filone espressivo orientato a un’interpretazione della realtà arricchita da suggestioni oniriche, fantastiche, metafisiche e surreali, che ha caratterizzato, in nome della libertà, buona parte dell’arte e persino dell’architettura del Novecento e contemporanea, a partire da Mirò per arrivare alle forme organiche dell’architetto statunitense Frank Gehry".
 
Per Toni Zanussi l'arte è impegno artistico, riscatto per tutti gli umili, i poveri, gli abbandonati, gli scartati della terra ed è anche strumento, linguaggio, metodologia per esprimere il suo impegno civile.
 
A corredo di ogni sezione, un testo allude alle pene, alla detenzione e alla possibilità di redenzione attraverso la giustizia riparativa, tema trasversale alla mostra e molto sentito dall’artista: la speranza. Zanussi si ispira alla natura e ai suoi cambiamenti, ai colori e alle atmosfere che mutano con l’alte rnarsi delle stagioni. Immerso nei boschi del monte Stella a Tarcento (UD), dove l’artista ha costruito il suo studio-atelier, un luogo ospitale, sempre aperto a curiosi e amici, "pittore della cosmogonia e della contaminazione tra materia e realtà sociale, artista del recupero degli sprechi e poeta" come lo ha definito Gillo Dorfles, Zanussi raccoglie da oltre quarant’anni sempre crescenti successi.
 
Ingresso libero. Orari: giovedì e venerdì: 10 -17; sabato e domenica: 10 - 19; 31 dicembre: 10 - 13; 1 gennaio: chiuso; 6 gennaio: 10 -19.
Info e visite guidate: 333/6133178, 335/6750946
Parole chiave: Trieste