Skip to main content

Attraverso Porto Vecchio-Porto Vivo fino a piazza Unità d'Italia: 10 mila persone hanno partecipato alla manifestazione sportiva "Trieste spring run"

Vera e propria festa cittadina, al contempo di rilievo internazionale, l'iniziativa ha compreso varie gare, tra cui la “21K Trieste spring sun” (mezza maratona con partenza dal Castello di Duino), la “21K Trieste spring roller” (sulle ruote dei pattini), la "Trieste spring young" (per i più piccoli, limitata a piazza Unità), la staffetta so...
 |  Nik97  |  Eventi

Vera e propria festa cittadina, al contempo di rilievo internazionale, l'iniziativa ha compreso varie gare, tra cui la “21K Trieste spring sun” (mezza maratona con partenza dal Castello di Duino), la “21K Trieste spring roller” (sulle ruote dei pattini), la "Trieste spring young" (per i più piccoli, limitata a piazza Unità), la staffetta solidale e soprattutto la classica “Bavisela family run”, con ritrovo a Miramare, non competitiva e dedicata a tutti.

 

Dopo il tratto con vista spettacolare su strada Costiera e lungomare triestino, particolarmente emozionante e inedito è stato il passaggio attraverso il Porto Vecchio-Porto Vivo, recentemente restituito alla città. Rispettivi punti di partenza ormai alle spalle, in tempo diversi il variopinto serpentone umano si è infatti snodato lungo i 66 ettari inclusi nel perimetro dello scalo di origini asburgiche, tra storici magazzini, edifici in stile post-industriale, scorci sul Golfo, musei nonché il più grande centro congressi affacciato sul mare del Nordest.

 

Salutate dal sole della mattina primaverile, c'erano persone di tutte le età, dalla giovane mamma che correva spingendo il passeggino alla coppia di anziani che camminava tenendosi per mano, dai bambini a bordo di monopattini, per tenere il passo degli adulti, alle riunioni di famiglia intergenerazionali celebrate per l'occasione. C'erano gli allenatissimi e quelli che invece rimanevano indietro, con gli amici che si fermavano ad aspettarli. I solitari così come gli innamorati, i gruppi o, ancora, quelli che avevano i propri personali fan a incoraggiarli e filmarli con i telefonini da oltre le transenne. Addirittura una comitiva di oltre cento persone si è organizzata arrivando dall'Isontino: indossavano delle vivaci fascette colorate per non perdersi di vista. Tanti pure i quattro zampe, felici di partecipare con guinzagli e lingue al vento. Come nelle precedenti edizioni, il percorso è stato inoltre allietato da band artistiche che suonavano musica dal vivo.

 

Già prima dell'inizio della sua riqualificazione, l'allora Porto Vecchio era meta dei triestini appassionati di sport, di corsa soprattutto, che qui si incontravano per esercitarsi, organizzandosi oppure senza bisogno di darsi appuntamento. Oggi la tradizione non solo continua ma continuerà, all'insegna dell'innovazione e aprendosi ai numerosi visitatori. 

 

Grazie al pluriennale progetto "Porto Vivo" il Comune di Trieste sta infatti progressivamente riportando in vita l'antica area portuale, destinata a diventare un nuovo rione, un organo pulsante della città nonché un bosco urbano che collega quest'ultima, il Carso e il mare. Tra i tanti poli di sviluppo e attrattività economici, turistici, culturali, paesaggistici – sia attuali che potenziali – all'interno dell'area sorgeranno non da ultimo anche ampi spazi verdi attrezzati per sport e svago (ulteriori informazioni al seguente link: https://www.portovivotrieste.it). 

 

Per questi motivi il logo "PV Porto Vecchio Porto Vivo" stampato sulle magliette azzurre dei partecipanti alla "Bavisela family run" ha avuto un forte significato simbolico.

 

Oltrepassati i varchi monumentali che connettono lo scalo al centro cittadino, gli atleti sono stati accolti da un pubblico di cittadini e turisti che si fermavano a osservare la corsa e ad applaudire, oltre che dai chioschi appositamente allestiti per il meritato ristoro lungo le Rive e in piazza dell'Unità d'Italia, punto di arrivo dei percorsi sportivi: qui premiazioni, musica e animazione sono stati diffusi dai microfoni presenti nei gazebo, mentre ai runner che man mano approdavano nella piazza si sommavano amici, parenti, curiosi, passanti, tutori dell'ordine pubblico, giornalisti, membri a vario titolo dell'organizzazione. Un viavai di umanità gioioso e sereno.

 

Come anticipato, la partecipazione è stata grande e inclusiva: 10 mila individui, di cui 2 mila iscritti alla mezza maratona, mentre i restanti erano famiglie, bambini, giovani, anziani, gruppi di amici, persone con disabilità. Altra caratteristica, la capacità di attrarre visitatori da fuori città. L'anno scorso gli iscritti provenivano da 26 Stati diversi: il dato relativo all'edizione 2024 è in fase di elaborazione ma si prevede che la tendenza non si rivelerà dissimile, a giudicare dai molteplici accenti che si udivano, sia stranieri che delle varie regioni italiane, compreso l'iconico dialetto locale triestino con cui viene affettuosamente denominata la kermesse: Bavisela appunto significa piacevole brezza, protagonista anche di una nota canzone popolare. I partecipanti intervistati hanno descritto l'esperienza odierna con termini quali "unione", "entusiasmo", "bellezza" e simili. 

 

Il Comune di Trieste ha co-organizzato la "Trieste Spring Run" assieme all'Apd Miramar, con la collaborazione dell'Asd Trieste Atletica Aps e il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Parole chiave: Trieste