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Trieste, Dipiazza inaugura il nuovo Museo del Mare Trieste - “ala nord”

Nel pomeriggio 3 ottobre nel Magazzino 26 del Porto Vivo – Porto Vecchio di Trieste, si è svolta, alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza e dell’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, della direttrice del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali Francesca Locci e dell’architetto Alessandro Pedron che ha curato la progettazione ...
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Nel pomeriggio 3 ottobre nel Magazzino 26 del Porto Vivo – Porto Vecchio di Trieste, si è svolta, alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza e dell’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, della direttrice del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali Francesca Locci e dell’architetto Alessandro Pedron che ha curato la progettazione e gli allestimenti, l'inaugurazione del nuovo Museo del Mare Trieste - “ala nord”.

 

E' da tanti anni che stiamo lavorando e finalmente dopo tanto lavoro cominciamo ad inaugurare gli spazi espositivi – ha esordito il sindaco Roberto Dipiazza -. Oggi inauguriamo una parte del Museo del mare e sono molto soddisfatto del lavoro che è stato fatto; si sta anche lavorando per l'apertura della dorsale di collegamento tra l'ex Sala Tripcovich e la rotatoria di Bovedo. Le persone che entreranno nel Magazzino 26 - ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza - troveranno una concentrazione di musei”.

 

Dopo la chiusura della sede di Campo Marzio, le collezioni del Museo del Mare tornano ad essere esposte in modo molto originale e visibile nelle sale del terzo piano del Magazzino 26 – ha detto l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi -. Il Museo dell’ala Nord si propone come anticipazione temporanea del Grande Museo del Mare, progettato dallo Studio Guillermo Vázquez Consuegra, che andrà ad occupare gli spazi dell’ala Sud del Magazzino 26”.

 

La direttrice del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali Francesca Locci ha sottolineato le tappe del percorso, iniziato nel 2015 con la sdemanializzazione dell'area, proseguito nel 2017, con un accordo operativo tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, per l'acquisizione da parte del Servizio Promozione Turistica, Musei ed Eventi culturali, dei tre edifici storici, il futuro Polo museale - la Sottostazione elettrica, la Centrale idrodinamica e il Magazzino 26.

 

IL MUSEO DEL MARE – ALA NORD MAGAZZINO 26

Dopo la chiusura della sede di Campo Marzio (1° aprile 2019), le collezioni del Museo del Mare tornano, dal 4 ottobre, visibili nelle sale del terzo piano del Magazzino 26.

Nato nel 1904 come Museo della Pesca diviene poi Esposizione Marittima Permanente e acquisisce alle sue collezione alcuni degli strumenti di navigazione e dei beni appartenuti all’Accademia di Commercio e Nautica.

Successivamente l’esposizione prende il nome di Museo del Mare e continua a raccogliere plastici, modelli di macchine navali, di piroscafi, di fari, segnali marittimi, raccolte fotografiche, stampe e carte nautiche da diversi enti del settore marittimo.

Nel 1972 viene inaugurato il nuovo allestimento nell’edificio che era stato Arsenale di Artiglieria e, ancora prima, Lazzaretto, nella zona denominata Campo Marzio.

Nella nuova sede del Magazzino 26 la storica funzione di stoccaggio viene recuperata e reinterpretata in modo funzionale alla necessità di accogliere i depositi museali, di garantire la pubblica fruizione e di disporre degli elementi che configurano il Museo come luogo di conservazione e studio dove trovano posto anche il laboratorio e la biblioteca specialistica Mario Marzari.

 

Le collezioni sono organizzate in sezioni tematiche suddivise tra il terzo piano e il piano rialzato. Si parte dalla città ottocentesca e dal suo porto, entrambi dettagliati in un grande diorama. Alcuni filmati introducono i grandi temi dell’economia del mare, del lavoro, dell’evoluzione delle imbarcazioni, dell’ingegneria e del design, dell’arte di andar per mare su un transatlantico piuttosto che su una barca a vela o un “topo” da pesca. Il navigare prende diverse forme a seconda serva per commerciare, lavorare, esplorare il mondo, viaggiare per diletto o emigrare per necessità.

Nel percorso di visita si possono apprezzare importanti reperti provenienti dall’Accademia di Commercio e Nautica di Trieste, fondata dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa nel 1754, tra cui un globo terreste e uno celeste. Non mancano i modelli dei grandi velieri mercantili realizzati dai cantieri, le riproduzioni di sezioni delle imbarcazioni a fini didattici, fino ai modelli delle navi destinate alle esplorazioni nei diversi continenti.

Fra i protagonisti di queste vicende si incontrano Josef Ressel, poliedrico inventore che a Trieste sperimenta l’applicazione dell’elica alle navi a vapore, e Guglielmo Marconi, che con la radiocomunicazione rivoluziona il modo di vivere il mare.

La storia di Trieste sul mare si intreccia con le famiglie di armatori, come i Cosulich, con le società di navigazione e le navi qui progettate sempre guardando all’innovazione nella costruzione degli scafi, nell’evoluzione dei motori, nel continuo miglioramento del comfort di bordo.

Infine si può approfondire l’epopea della compagnia di navigazione del Lloyd. Un’ampia selezione di documenti, modelli, grafica pubblicitaria e arredi di bordo illustra l’ampiezza delle sue attività, che ben rappresentano le connessioni tra la marineria, il mondo degli affari e la storia della città tra Ottocento e Novecento.

 

Il Museo ha avuto il privilegio in questi anni di accogliere anche diverse donazioni di privati cittadini, elementi che aiutano il museo non soltanto a integrare le collezioni con pezzi di diverso spessore, ma soprattutto ad arricchirlo di testimonianze, di storie di famiglia.

Alcune di queste donazioni sono già presenti nell’attuale esposizione, altre troveranno specifici spazi ed occasioni di presentazione a partire dalla donazione del fondo Dino Predonzani, cui a fine anno sarà dedicata una mostra.

 

IL PROGETTO

Il Museo dell’ala Nord si propone come anticipazione temporanea del Grande Museo del Mare, progettato dallo Studio Guillermo Vázquez Consuegra, che andrà ad occupare gli spazi dell’ala Sud del Magazzino 26. Il collegamento tra le due tranche progettuali è di primaria importanza nella scelta degli apparati espositivi: la necessità infatti è stata quella di determinare elementi adattabili anche al futuro sviluppo del progetto generale.

Partendo dal concetto di “Depositi Accessibili” si sviluppa l’idea allestitiva in cui si vanno a trattare gli spazi museali come una sorta di grande laboratorio/backstage: uno spazio vivo che, solitamente inaccessibile al pubblico, diventa complessivamente un luogo di conoscenza e condivisione, consentendo al visitatore di conoscere anche aspetti spesso poco noti della vita di un museo.

Lo spazio si compone di tre grandi aree sequenziali, introdotte centralmente dal corridoio di distribuzione, il quale fungerà da accesso per il pubblico in visita. Gli ambienti sono scanditi da una maglia regolare di pilastri e ciascuno è dedicato a precise funzioni:

- l’area di accesso ospita la sezione introduttiva, la biblioteca specialistica Mario Marzari, l’archivio e gli spazi per le attività didattiche;

- l’area deposito e laboratoriale, in cui si trovano anche gli uffici, dove il pubblico può scoprire il backstage del Museo, una parete vetrata consente infatti la visione di ciò che avviene all’interno impedendone al contempo l’accesso, quindi uno spazio “visibile” ma non visitabile autonomamente; ad offrire una visione ancor più approfondita viene attrezzata una tribuna con sedute, in modo da poter ammirare il lavoro degli specialisti e coglierne i particolari, grazie anche all’ausilio di monitor collegati alle postazioni (in assenza degli operatori, i monitor presenteranno il loro lavoro con filmati in sequenza);

- l’area espositiva modulata con la formula del deposito a vista.

 

Tra le diverse possibili scelte espositive si è pensato di utilizzare i classici contenitori per opere d’arte, le tipiche casse lignee, che si trovano comunemente nei depositi museali.

Questi elementi andranno a conformare in diversi modi lo spazio espositivo, trovando di volta in volta una nuova modalità di assemblamento e, tramite minime modifiche, potranno mutare la loro funzione diventando contenitori, espositori o supporti in base alle necessità e alla rotazione delle esposizioni e dei beni.

 

La mutabilità e la dinamicità rimangono alla base del pensiero progettuale soprattutto per permettere il riuso costante di questi elementi potendo ospitare nuovi reperti e nuove narrazioni.

I temi sviluppati pertanto divengono i seguenti: la modularità e la mutabilità degli elementi e la mutabilità dello spazio.

 

Servizi

Didattica e spazio dedicato.

Infografica in italiano e inglese e dépliant descrittivi in italiano, sloveno, inglese, tedesco, spagnolo e francese.

Video illustrativi in italiano con sottotitoli in inglese.

Biblioteca “Mario Marzari” con sala lettura.

 

INIZIATIVE

Per la settimana della “Barcolana 55” è prevista un’apertura straordinaria da mercoledì 4 a domenica 8 ottobre, con orario dalle 10.00 alle 19.00.

 

Il volume di apertura della collana editoriale del Museo, “Trieste e le sue navi sotto il cielo di Timmel” di Sergio Vatta, sarà presentato presso la sala Luttazzi, giovedì 19 ottobre alle ore 17.30.

 

Partecipazione all’iniziativa dei Musei Scientifici di Trieste “Passeggiando si impara” con l’incontro del 28 ottobre alle ore 14.45 “In cerca di un approdo. Le rive di Trieste raccontano”.

 

L’opera del mese: esposizione a rotazione di reperti non visibili stabilmente.

 

Orari e accessibilità: apertura da giovedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (orario invernale, da ottobre a marzo).

Il museo è accessibile tramite rampa d’accesso, elevatore ed ascensore.

Il museo è ad ingresso gratuito.

 

IL POLO MUSEALE E IL MAGAZZINO 26

L’idea di intervenire nella vasta area del Porto Vecchio di Trieste realizzando un Polo Museale caratterizzato da tre edifici storici - la Sottostazione elettrica, la Centrale idrodinamica e il Magazzino 26 -, prende corpo nel 2017 grazie ad un Accordo Operativo tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.

L'importanza strategica degli interventi previsti ha dato vita a un importante progetto di riqualificazione urbana, chiamato complessivamente “Porto Vivo Trieste” (https://www.portovivotrieste.it/).

Nel 2018, si definisce la nuova collocazione del Museo del Mare individuando il Magazzino 26 quale sede più appropriata a raccogliere le collezioni.

Nel 2019 viene aggiudicato il servizio di progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo Museo del Mare a un’associazione temporanea d’impresa con capofila lo studio dell’architetto Guillermo Vázquez Consuegra.

Il Magazzino 26 è struttura di grandi dimensioni. Il progetto dell’architetto Consuegra interessa esclusivamente l’ala sud. Per quanto attiene l’ala nord, a partire dal 2020, il Comune di Trieste si è fatto carico degli adeguamenti degli spazi a fini museali ed espositivi per consentire l'insediamento delle seguenti realtà:

- Immaginario Scientifico, museo della scienza interattivo e sperimentale che ha per scopo la promozione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica;

- “Deposito a vista”, una sezione del Museo del Mare dedicata alla Compagnia del Lloyd austriaco, autro-ungarico e triestino (piano rialzato);

    • "Magazzino 18" con le masserizie a testimonianza dell’esodo istriano-giuliano-dalmata e il primo nucleo del nuovo Museo della civiltà istriana, fiumana, dalmata (secondo piano);

    • Museo del Mare (terzo piano) da considerare un’anticipazione del futuro grande Museo. Occupa quasi 2000 mq. complessivi destinati ad accogliere le collezioni dell'istituto e a dialogare con le sezione dedicata alla Compagnia del Lloyd già allestita al piano rialzato dello stesso Magazzino.

Parole chiave: Trieste