Il viaggio di un anno
Non è un caso se oggi 3 novembre, giornata dedicata al patrono di Trieste San Giusto, è l'anniversario del primo anno della pubblicazione de Il Meridiano nella sua nuova sfida editoriale.
Un anno è poco per trarre dei bilanci, ma continuare a pubblicare è già un risultato, se si pensa che l'Italia è al 58° posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa: viviamo in un paese tecnicamente democratico ma in realtà la liberta d’informazione è spesso messa in pericolo da tanti fattori, dalla pubblicità e dagli aiuti degli amici politici oltre che dalla paura di querele.
In questo anno rarissime sono state le interviste ai politici: si tratta di una scelta precisa poiché Il Meridiano si è proposto di valutare l’informazione soprattutto quella politica e sono sempre meno i giornalisti pronti a esprimersi coraggiosamente. Più facile è scrivere sui dolci triestini o sul meteo.
Difficile tenere alto il nome di un quotidiano on-line con un nome che ha una tradizione da onorare in tempi si di corruzione ma anche di precise scelte politiche che determineranno il futuro di Trieste
La politica ma anche i cittadini, e quindi anche Il Meridiano devono poter determinare le scelte di questa città ovvero se Trieste in futuro diventerà una capitale economica di livello mondiale o se tornerà ad essere un quartiere dormitorio. Su questo orientamento peserà ad esempio la decisione del nuovo presidente del Porto di Trieste a fine 2024.
Tutti quanti noi ci ricordiamo cos'era il porto e la città prima del 2016, prima che fosse presieduto da Zeno D’Agostino, e oggi basta girare un poco per osservare ad occhio nudo una città viva con un mercato immobiliare in pieno fermento, con decine di migliaia di turisti affascinati dalla maestosa scenografia. E questa città offre ristoranti sempre pieni.
Lo sviluppo futuro di Trieste inoltre deve considerare le alleanze strategiche, ad esempio quella con la vicina con Gorizia Nova Gorica, specie in occasione dell’appuntamento del 2025 quando Gorizia sarà capitale della cultura, allo scopo di creare un futuro degno della storia di queste terre.
In questo anno di rinascita Il Meridiano si è avvalso di un piccolo gruppo di collaboratori con i quali ho avuto l’onore di condividere questa scelta coraggiosa e anche la targa consegnataci dal Comune di Trieste per il cinquantennale de Il Meridiano. Un anno certamente di rodaggio, ma nel quale ci siamo anche divertiti e nelle prossime settimane vedrete delle novità.
Concludendo, da parte mia mi sento di fare solo una promessa: il mio impegno sarà nel continuare a tenere alta la storia di questa testata mantenendola al passo coi tempi odierni e proiettandola in un futuro da costruire insieme.