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Il porto ha comprato 350.000 mq di terreni dismessi

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha rilevato da CoSELAG, Edison e Coop Alleanza 3.0 alcuni terreni dismessi per circa 350.000 mq in località Noghere, nel territorio del Comune di Muggia. L’intervento è stato possibile grazie al supporto del Fondo complementare al Pnrr e prevede un investimento complessivo di 60 mili...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Economia e finanza

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha rilevato da CoSELAG, Edison e Coop Alleanza 3.0 alcuni terreni dismessi per circa 350.000 mq in località Noghere, nel territorio del Comune di Muggia.

L’intervento è stato possibile grazie al supporto del Fondo complementare al Pnrr e prevede un investimento complessivo di 60 milioni di euro al fine di intraprendere un vero e proprio progetto di rigenerazione del territorio. Spetterà all’Autorità di Sistema Portuale, in collaborazione con la Regione, il Comune di Muggia e il CoSELAG, avviare una radicale operazione di risanamento e valorizzazione di aree da tempo non utilizzate, interessate da rilevanti problematiche ambientali e in parte, un decennio fa, destinate a progetti commerciali ormai non più attuali.

Uno scalo dunque che si espande sempre più a sud. Dopo FREEeste e il nuovo impulso per il canale navigabile, la creazione della piattaforma logistica e connessa riqualificazione del vasto comprensorio dell’ex Ferriera, emergono ora nuove opportunità di sviluppo a Muggia.

Nel merito, il piano d’azione sarà articolato in più tappe: la riqualificazione ambientale di una parte dei terreni che attendono la bonifica da almeno 30 anni; la costruzione di infrastrutture per garantire l’accessibilità sostenibile dell’intera area; la realizzazione di una fascia di verde a protezione e con funzione di mascheramento e mitigazione verso l’abitato e verso le altre aree produttive.

Quanto alle funzioni, il progetto è architettato in più direzioni tra loro integrate. Vi è la volontà di insediare nuove attività produttive, potendo contare su un’area ad elevata accessibilità logistica, tale da attrarre investitori internazionali, con notevoli ricadute positive in termini di occupazione. Le aziende da insediare saranno valutate tra quelle che adottano tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente. Il Piano contempla anche di sviluppare infrastrutture che assicurino la transizione energetica per renderla disponibile ai residenti.

Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone ha commentato: “Questa operazione è un capitolo essenziale di una nuova pianificazione del territorio, portata avanti insieme al Comune di Muggia e alla Regione. Insieme vogliamo puntare ad elevare la qualità di aree produttive inutilizzate con una visione strategica che rimanda ad una programmazione sostenibile dello sviluppo complessivo del territorio che integri logistica ed industria alla portualità”.

"L'acquisto per fini industriali da parte dell'Autorità di sistema portuale di 350mila metri quadrati in località Noghere è un altro tassello fondamentale entro uno scacchiere di insediamenti che in Friuli Venezia Giulia ha segnato nell'arco di questi ultimi anni un'accelerazione formidabile", ha affermato l'assessore Bini. "Esprimo plauso per un'operazione attesa da trent'anni che permette di liberare nuovi spazi in un'area di importanza decisiva. È il frutto di un lavoro di concerto tra le istituzioni da cui deriveranno tante altre grandi soddisfazioni. Il sistema del Friuli Venezia Giulia sta crescendo in maniera prepotente, con indicatori tutti positivi ben al di sopra della media nazionale: pensiamo all'area dell'Aussa Corno - ha concluso l'assessore - dove abbiamo superato la fase commissariale e altri preziosi ettari saranno messi a disposizione dello sviluppo economico, anche in quel caso dopo tanti anni di stop, grazie a ingenti investimenti della Regione negli interventi di infrastrutturazione".

Parole chiave: Trieste