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In FVG le "DOP" valgono quasi 1 miliardo

Il rapporto Ismea-Qualivita 2021 sulla "DOP Economy" italiana descrive un settore da 16,6 miliardi di € e riporta l’impatto che questa ha nei territori italiani, ovvero il ritorno economico delle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti DOP ed IGP nelle regioni e nelle province di tutto il Paese. Il Friuli Venezia Giulia, che conta 26...
 |  Francesco Tremul  |  Economia e finanza

Il rapporto Ismea-Qualivita 2021 sulla "DOP Economy" italiana descrive un settore da 16,6 miliardi di € e riporta l’impatto che questa ha nei territori italiani, ovvero il ritorno economico delle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti DOP ed IGP nelle regioni e nelle province di tutto il Paese.

Il Friuli Venezia Giulia, che conta 26 prodotti DOP e IGP è la settima regione per impatto economico, con un valore pari a 929 milioni di € nel 2020 (-3,6% sul 2019) grazie al lavoro di 4.014 operatori. La prima provincia per impatto economico è Udine (576 milioni) seguita da Pordenone (225 milioni) e Gorizia (124 milioni).

Il comparto vino conta 19 filiere che generano un valore alla produzione di 594 milioni di € nel 2020, per un -5,3% rispetto al 2019. La regione è 5° in Italia per valore economico generato ed il comparto coinvolge 3.303 operatori. La denominazione con il maggiore ritorno economico in regione è il "Prosecco DOP" seguita dal "Delle Venezie DOP", il "Friuli DOP" ed il "Friuli Grave DOP".

Il comparto cibo conta 7 filiere che generano un valore alla produzione di 335 milioni di € nel 2020, per un -0,6% rispetto al 2019. La regione è 7° in Italia per valore economico generato ed il comparto coinvolge 711 operatori. La denominazione che partecipa maggiormente al valore economico in regione è il "Prosciutto di San Daniele DOP", seguito da "Montasio DOP" e "Prosciutto di Sauris DOP".

Parole chiave: Gorizia, Isontino