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Giana Erminio-Triestina 0-1, Gasperutti: "Squadra pigra e subìto troppo. Campionato in linea con le promesse"

La Triestina vince a Gorgonzola rimpinguando il filotto di vittorie in trasferta, dove ha ottenuto più punti rispetto alle gare casalinghe (?!?); ben dodici le vittorie che se non erro è il record di tutti i tempi. La partita non ha aggiunto nulla al suo campionato, ha però assicurato il quarto ...
 |  Redazione sport  |  Serie C
Bruno Gasperutti

La Triestina vince a Gorgonzola rimpinguando il filotto di vittorie in trasferta, dove ha ottenuto più punti rispetto alle gare casalinghe (?!?); ben dodici le vittorie che se non erro è il record di tutti i tempi.

La partita non ha aggiunto nulla al suo campionato, ha però assicurato il quarto posto in classifica, mantenendo nel contempo le possibilità di raggiungere anche il terzo.

Non è stata una gran partita a cui ha contribuito anche il primo caldo che poco invogliava a pedalare, ma piuttosto consigliava a risparmiare le energie per non trovarsi poi nel finale con le gambe molli. Tra i due tempi il primo è stato quello più vivace, il secondo più controllato ma che ha visto le migliori occasioni da rete, oltre al gol risolutivo di Vertainen.

Dopo una buona partenza dell’Unione, la Giana ha preso coraggio facendo la partita e sembrava più vogliosa, il chè le ha permesso di ottenere alcune buone opportunità per segnare. Poca roba comunque, Agostino ha avuto ben poco lavoro e solo in due occasioni ha dovuto distendersi per respingere due conclusioni rasoterra, ma in tutta sicurezza.

Dopo un primo tempo abbastanza soporifero la ripresa è stata noia, ma proprio in questa frazione si sono racchiuse le uniche emozioni della partita; sembra un controsenso, ma a lunghi periodi da pennicchella pomeridiana, facevano riscontro alcune fiammate a risvegliare i presenti.

I padroni di casa sembravano sempre i più intraprendenti ma non pungevano, invece i cambi di Bordin hanno portato evidenti benefici alla manovra e dopo una sontuosa palla di Correia che liberava Petrasso che sprecava malamente l’ultimo passaggio a due compagni liberi a centro area, Minesso è riuscito a sbagliare da zero metri alzando sulla traversa un servizio di testa di Lescano. Poi Pavlev tentava il gol, ma non nella porta avversaria e Agostino doveva compiere un mezzo miracolo per deviare e sulla ribattuta di Pinto a colpo sicuro, compiva un miracolo vero. Altri cambi per l’Unione ed entrava quello che fino ad oggi era l’oggetto misterioso Vertainen, ma è stato proprio lui a decidere la gara: un gran bel gol davvero da attaccante vero con un piattone sinistro al volo su servizio di testa di Minesso. A questo punto la Giana non ha avuto la forza di reagire, qualche cambio le ha dato un po’ di corsa, ma la Triestina ha controllato con sicurezza fino al 94’ quando il portiere Agostino decideva di prendersi la palma di migliore in campo, disinnescando con un gran volo l’ultimo tentativo di Previtali.

Questa a grandi linee la partita, ma aldilà del risultato che ha sempre la sua valenza, la partita ha detto poco per quanto la Triestina ha fatto vedere sul campo. Non ha fatto sicuramente una gran partita, l’ha controllata con buona sicurezza rischiando veramente poco, ma non ha fatto vedere l’autorità della grande squadra, la Giana Erminio non è sembrata trascendentale, ma purtuttavia un paio di domeniche fa aveva battuto 2-0 il Padova e veniva da 9 partite positive consecutive, quindi andrebbe rivalutata anche la prestazione alabardata.

Sarà stato per il gran caldo ma la squadra a Gorgonzola mi è sembrata pigra, ha subito un po’ troppo per lunghi tratti una squadra che sembrava avere più voglia.

In difesa ha tenuto concedendo poco, il portiere come ho detto è stato il migliore; i due mediani hanno fatto vedere di avere ancora birra in corpo e hanno disputato una partita più che sufficiente, sottotono El Azrak che non è riuscito a legare il gioco nella frattura che si era creata tra difesa e attacco.

Abbiamo infatti visto spesso la squadra spezzata in due tronconi, dove riconquistata palla per ribaltare l’azione, i portatori dovevano prodursi in sgroppate per decine di metri, perché i due attaccanti non si sono mai fatti trovare negli spazi e alla fine andavano ad infrangersi sulla linea difensiva che li aspettava al limite dell’area.

Nei primi 45’ la Triestina non si è mai resa pericolosa, non è mai entrata in area di rigore e non ha nemmeno mai trovato il tiro da fuori.

Redan e Lescano non mi sono proprio piaciuti, ma dov’è finita quella coppia che sembrava così ben assortita nei primi mesi di stagione? Non tengono mai il pallone dando l’avvio alle azioni, si fanno costantemente anticipare, non danno profondità smarcandosi e non fraseggiano nemmeno tra loro.

Una squadra dice qualcuno più competente di me, dipende tantissimo da come la fa girare l’attacco, se gli attaccanti giocano, di riflesso tutta la manovra ne beneficia e si sviluppa fluidamente, perché si trovano quegli spazi che con delle punte poco attive, risultano ristretti. Gli esterni a loro volta partecipano solo saltuariamente alla manovra; Pavlev sembra volitivo e crossa bene, ma non dà continuità e si smarrisce, dall’altra parte Petrasso va anche lui a corrente alternata, una cosa buona e una cattiva, oggi un errore capitale su un contropiede dove l’azione sembrava destinata al successo, con un passaggio finale sciagurato che ha sprecato il tutto.

I cambi di Bordin hanno portato indubbi benefici pur non avendo nessuno di loro brillato particolarmente, ma la Triestina ha una rosa lunga e affidabile, non sarà eccezionale ma è buona e quando la fatica si fa sentire, i cambi si dimostrano determinanti soprattutto se si equivalgono.

La stagione regolare ha ancora ben poco da dire, per i tifosi triestini però ci sarà l’occasione per riabbracciare la squadra dopo il lungo esilio prima dei play-off. Ricordiamo che comunque vada questa squadra il suo l’ha fatto, il quarto posto o l’eventuale difficile terzo poco sposta nel giudizio finale, doveva fare un campionato di avanguardia e così è stato: il Mantova volenti o nolenti si è dimostrato più forte e ha vinto con pieno merito il girone.

La Triestina di quest’anno questo poteva dare e questo ha dato, forse la tifoseria dopo l’ottimo inizio aveva altre aspettative e stava assaporando un piatto troppo gustoso, ma le pietanze usate forse non erano tutte di prima qualità e alla fine tutti nodi sono venuti al pettine. Ora ci sarà la roulette russa dei play-off certo, ma qualunque sarà il risultato finale non deve spostare di un metro il giudizio, non ci deve essere delusione o sfrenato ottimismo, la competitività c’è stata e le promesse iniziali mantenute: le premesse per un futuro roseo ci sono. Comunque sempre e solo FORZA UNIONE.

BRUNO GASPERUTTI

Parole chiave: Trieste