Pro Vercelli-Triestina 0-1, Gasperutti: "Difesa rocciosa, squadra vera da C"

La Triestina ottiene tre punti di capitale importanza sull’infido terreno della Pro Vercelli.
Una brutta partita, diciamolo subito, ma bella nel risultato finale che lascia a mani vuote una Pro Vercelli aggressiva e tignosa, che ha pagato a caro prezzo la sua interpretazione della gara, cercando di rendere la partita brutta e basata sullo scontro fisico.
Le gloriose bianche casacche pluricampioni d’Italia si sono affidate unicamente alle palle inattive e a palloni buttati alla rinfusa verso Comi, che cercava o la spizzata o direttamente il colpo di testa, altro non ha mostrato. Però il telecronista di Sky ad un certo punto della ripresa si è esaltato per questo stile di gioco, esclamando dopo un cross innocuo nel vuoto: “La Pro attacca bene, molto efficace il suo 3-5-2”, già molto efficace, ma se la Triestina avesse avuto in porta una sedia il risultato sarebbe stato eguale.
Questa la squadra di casa, ma la Triestina se possibile, l’ha emulata nel male, solo che alla fine ha segnato, il chè non è banale e fa tutta la differenza del mondo.
Ma cerchiamo di analizzare questa Triestina che ora è una squadra vera “da C” e non più quella squadra impalpabile, senza nerbo e fragile che stava correndo a passi lunghi e ben distesi verso la retrocessione. Una partita sporca, ruvida, senza gioco e solo da combattimento come questa, quella Triestina l’avrebbe persa senza se e senza ma, magari per uno svarione, magari per sfortuna, invece oggi l’ha portata a casa senza brillare, come va fatto quando non si può far valere la propria superiorità tecnica e di manovra.
Parliamo dei singoli reparti, perché individualmente nessuno si è elevato brillando, se non per l’attenzione e l’energia con cui si è battuto. Di Roos poco da dire, avrei potuto sostituirlo anch’io e ho detto tutto; la difesa “finalmente” è rocciosa e non fa sbavature come nel passato, anche lo scorso anno beninteso, tutti bravi! Imbavagliato il pericoloso Comi, malizioso e velenoso: comico un suo tuffo in area su un cross all’80’ appena subito il gol con relativa protesta, solo che non si era accorto il tapino, che non c’erano alabardati nelle vicinanze. Certo che in Italia, ma vedo anche in Europa, molte volte questo atteggiamento paga!
Il centrocampo non mi è piaciuto come manovra, ma cosa dire se non che ha lottato e retto sul piano agonistico, certo che un Correia lo si sente e quando non c’è, manca qualcosa: è come il sale su una pietanza che altrimenti è insipida.
L’attacco non si è visto nella prima parte, qualcosa di più nella ripresa con spazi maggiori e con l’inserimento di Vertainen, molto più attivo di Strizzolo; ma di palle giocabili gli attaccanti ne hanno avute ben poche.
Due cenni di cronaca: 12’ De Marino troppo libero dal limite tira alto. 41’ mischia in area alabardata. E questo è il primo tempo…. SIC. Ripresa: Vertainen in contropiede sbaglia il passaggio finale, era facile! 60’ punizione dalla trequarti e pericoloso di testa Comi a lato. 79’ grande azione di Tonetto che va via di prepotenza e crossa, braccio largo clamoroso che l’arbitro ignora, D’Urso prolunga per Jonsson che segna da un metro. La Triestina si fa trovare scoperta due volte di seguito sul lato destro in contropiede all’82’ e 83’, ma la Pro non finalizza, sarebbe stato un peccato capitale subire il gol. 92’ clamoroso contropiede rossoalabardato, sembra tutto facile 3 contro 2, ma Vertainen sbaglia ancora l’ultimo passaggio.
La scarna cronaca con nessuna parata dei portieri, fa capire il genere di partita a cui abbiamo assistito, ma va bene così, perché adesso conta solo la classifica e se il pareggio sarebbe stato bene accetto, a maggior ragione esultiamo per questa vittoria che ci avvicina alla Pro Vercelli ora a un punto e alla Pergolettese sconfitta in casa, ora a due punti, in attesa di vedere il risultato del Lecco. Peccato per l’infortunio di Strizzolo e tocchiamo ferro, perché un giocatore che si fa male da solo fa presumere a qualcosa di grave, speriamo mi sbagli.
Comunque questa squadra oramai ha una sua fisionomia e se quando gioca male, riesce ad ottenere risultati così importanti, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Mancano 11 partite di cui 6 in casa e ora come ora non dobbiamo temere nessuno, dobbiamo continuare nel cammino intrapreso contando sulle nostre forze, senza guardare ai risultati altrui che ci devono interessare il giusto. Sabato arriva l’Alcione che sembra in fase calante; 2 punti nelle ultime 5 gare, ma attenzione perché anche questa è una squadra tignosa dura da scalfire, come tutte le squadre che segnano poco ma che subiscono poco, conterà l’atteggiamento e l’approccio.
Ultimo cenno per l’arrivo di nuovi investitori in Società, penso sia un fattore positivo perché vuol dire che l’approccio di questo gruppo è stato giudicato soddisfacente oltre Oceano. Gli americani hanno un’altra visione dello sport e dell’investimento fatto, diverso da quello del tifoso nostrano, per noi conta il risultato e un tiro respinto dal palo, rispetto ad uno analogo che scivola dentro, per noi fa tutta la differenza del mondo con contestazioni/esaltazioni annesse, per loro non significa nulla, rispetto al progetto e alla fattibilità. Beh vi ho tediati fin troppo, ci risentiamo alla prossima e sempre FORZA UNIONE, che uniti ce la facciamo anche questa volta.
BRUNO GASPERUTTI

