Triestina-Vicenza il giorno dopo, Gasperutti: "La soluzione era sotto gli occhi ma il difficile deve ancora venire"
“…. E quindi uscimmo a riveder le stelle. Fu come svegliarsi, riaprire gli occhi dopo un brutto sogno ….”.
Quali più belle parole se non quelle del Sommo Poeta, per iniziare il commento della partita di ieri, una partita dalla quale mi aspettavo una conferma della bella prova di Padova, ma...
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Bruno Gasperutti
“…. E quindi uscimmo a riveder le stelle. Fu come svegliarsi, riaprire gli occhi dopo un brutto sogno ….”.
Quali più belle parole se non quelle del Sommo Poeta, per iniziare il commento della partita di ieri, una partita dalla quale mi aspettavo una conferma della bella prova di Padova, ma che mi ha fatto capire tante cose.
Ma quanto tempo si è perso in schermaglie infantili di principio, quando la soluzione più semplice e corretta, ce l’avevi sotto gli occhi?
Ma allora questa non era proprio una squadra che non avrebbe potuto giocare nemmeno nei dilettanti, come tanti supercritici nostrani sostenevano!! Non si gioca alla pari con Padova e Vicenza, due super squadre per la categoria ovviamente, costruite per vincere il campionato e una delle due in B ci va per direttissima, se non hai dei valori. Inoltre i due risultati sorprendenti sono stati ottenuti meritatamente, attraverso il gioco e se sei capace nel frattempo di far crescere il gioco, allora hai ancora grossi margini di miglioramento.
Dopo aver visto ieri la partita, mi sono un po’ lasciato trascinare dall’euforia; d’altra parte era dal 25 agosto che tutti i tifosi avevano dovuto gustare solo bocconi amari e allora faceva tanto caldo, mentre ieri invece faceva tanto freddo e sembrava essere trascorso un secolo.
La prima cosa che mi sorge spontanea alla mente, è: ma come è possibile che in una decina di giorni, qualche allenamento, qualche colloquio, qualche aggiustamento e la squadra è diventata un’altra?
Ma allora è proprio vero che se metti le pedine al posto giusto, se le fai giocare nel ruolo e con le mansioni nelle quali rendono di più e se hai ritrovato una condizione fisica almeno pari a quella degli avversari, te la puoi giocare con tutti?
Ora però non si deve fare l’errore contrario; prima c’era un pessimismo cosmico che a me dava parecchio fastidio, perché dettato dalla rabbia, dalla frustrazione, dalla poca lucida lettura che aveva portato a quei risultati. Ora invece non bisogna farsi trascinare dall’euforia; questa squadra ha dei difetti di costruzione, è stata formata presumo con le direttive di Santoni, per giocare con una formula che non gli si addiceva proprio e che una serie di disavventure aveva accentuato. L’errore di Santoni è stato quello di non aver assolutamente percepito tutto ciò, ma ha perseverato a far giocare un calcio che non portava a nulla, con la squadra che non aveva la forza, nè fisica (preparazione), né tecnica (disposizione in campo) per risollevarsi e moralmente sembrava in balia degli eventi.
Marino aveva capito e cercato di sistemare la squadra che aveva avuto una reazione e sembrava meglio messa in campo, ma allora sono venuti a galla alcuni difetti di costruzione della rosa, oltre ad una marea di infortuni. Forse Marino era un po’ troppo coinvolto nella società, avendone fatto parte dall’inizio e non aveva avuto la forza di dare una sterzata decisa, ma questa è una mia impressione.
Poi è arrivato Clotet, che non è sicuramente uno sprovveduto, anche se i risolini di scherno dell’ambiente che quando le cose vanno male, se può distrugge chiunque, sottolineavano i vari esoneri. Forse lui aveva in mente di cambiare qualcosa, ma si è trovato di fronte ad una classifica spietata che aveva bisogni di puntelli e forse ha accentuato un certo nervosismo che d’altra parte già aleggiava.
Nell’ultima mia disamina dopo la sfortunata e immeritata sconfitta con il Renate avevo parlato di riassetto dei quadri; di una necessità di avere un D.S., un allenatore e anche un presidente in loco per frenare proprio questo nervosismo ambientale che coinvolgeva tutti. Sinceramente ero veramente negativo sulle prospettive future, ma quando ho visto le prime mosse successive, con gli arrivi di Delli Carri e Tesser, ho subito pensato che se c’era una possibilità di salvare la stagione, si era imboccata la strada giusta.
Ora non è che tutto sia risolto e che la squadra d’ora in poi viaggerà con il vento in poppa di vittoria in vittoria; il difficile deve ancora venire.
Sarà paradossalmente più difficile giocare contro formazioni meno blasonate che lottano però per la sopravvivenza, che contro queste squadre che sono molto forti, ma che ti permettono di giocare con una tranquillità diversa, perché sono loro a dover conseguire il risultato ad ogni costo. Ha ragione Tesser quando dice che tutti i punti hanno la stessa valenza, ma quando giocherai contro la Clodiense, l’Arzignano, il Caldiero, la pressione ce l’avrai tu perché sei tu che hai bisogno di conseguire il risultato, perché sei tu in ritardo e devi inseguire in classifica e non ti puoi permettere passi falsi.
Quindi attenzione non facciamo voli pindarici, la classifica è ancora molto pesante e consiglierei di non guardarla troppo da vicino ancora per un certo periodo. Intanto godiamoci questa prestazione eccellente della squadra di ieri: ho visto una vera squadra, concentrata e con poche sbavature; non si è mai accontentata e ha sempre cercato il massimo risultato, anche quando si è trovata in vantaggio e avrebbe potuto ritirarsi a difendere il risultato. Ha sempre dei difetti di costruzione intendiamoci, a cui spero e presumo si troverà un correttivo nel prossimo mercato. Ci sono tanti giocatori che per vari motivi non hanno trovato la giusta collocazione e che andrebbero ceduti, mentre ci sono alcuni ruoli che sono scoperti, agli addetti ai lavori l’individuazione, che ne sanno più di me.
Ieri tutti hanno fatto una gran partita, dal primo all’ultimo e sarebbe ingiusto citare l’uno invece di un altro, voglio però fare una mia ammenda personale, perché non mi avevano convinto le precedenti prestazioni di Tonetto, ora a parte il fatto che veniva da una lunga sosta per infortunio, ieri l’ho visto molto più sicuro e intraprendente. Poi vorrei sottolineare la prestazione del centrocampo, che per me è stato superiore a quello vicentino, con un Correia mostruoso e gli altri centrati e inesauribili. Poche le sbavature difensive e i lanieri era delle brutte gatte da pelare. L’attacco ha fatto quello che doveva fare, qualche intesa va ancora raffinata, ma la seconda rete è stata splendida. E poi tutti hanno corso, hanno dato l'anima aiutandosi l'un l'altro; questo è essere squadra vera e ieri mi ha dato questa impressione.
Un’ultima cosa: per me c’era un rigore netto nel primo tempo per un fallo di mano, mentre il rigore concesso nella ripresa io non lo avrei dato, era un rigorino; ma tant’è oggi va così e non sai mai che fischio aspettarti e anche in questo bisogna avere fortuna, non arrabbiamoci i nostri prodi sono questi.
BRUNO GASPERUTTI
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