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Il Trieste Calcio si coccola Metin Iljazi, Orlini: "Grande personalità, attaccante completo"

“Metin è già molto strutturato, non ne vedo di 2004 in giro come lui. E’ un attaccante che sa ricoprire tutti i ruoli davanti, fa gol e assist. E ha anche personalità, perché nell’anticipo con il Costalunga ha “portato via” il pallone a Davanzo e Cramersteter davanti a un pubblico numeroso e ha c...
 |  Redazione sport  |  Calcio
Metin Iljazi

“Metin è già molto strutturato, non ne vedo di 2004 in giro come lui. E’ un attaccante che sa ricoprire tutti i ruoli davanti, fa gol e assist. E ha anche personalità, perché nell’anticipo con il Costalunga ha “portato via” il pallone a Davanzo e Cramersteter davanti a un pubblico numeroso e ha calciato lui il rigore datoci nel derby, che volevamo tanto vincere per la classifica e tenerci dietro il Costa. Poi sapevamo che andare a Gorizia sarebbe stata una trasferta dura e sono arrivati cinque pezzi…”. Il direttore sportivo del Trieste Calcio Andrea Orlini si coccola giorno e notte il gioiellino Metin Iljazi, che a 9 anni cominciò a giocare proprio a Borgo per poi passare all’Udinese a 14 e rientrare nell’estate 2021. “E’ in prestito, ma la durata è da valutare”, aggiunge il diesse. E il microfono passa allora al diretto interessato, partendo dalla fresca attualità legata al turno infrasettimanale.

La Juventina, che vi ha appena battuti 5-0, è tanto forte?

“Tre gol sono nati da calci piazzati e corner e noi avevamo tanti fuoriquota oltre ad avere delle assenze tra squalifiche e altro. Nei primi undici abbiamo giocato con cinque – sei under, anche se qui da noi i giovani se la cavano e personalmente posso dire che giocare contro calciatori più grandi, mi ha fatto crescere. Poi è vero che c’è cresce più velocemente e chi ci sta un po’ di più, ma questa è una bella esperienza. Un 5-0 ti tocca e tra l’altro abbiamo tre gare consecutive veramente toste, dato che ora avremo U.F.M. e Forum Julii, ma nel calcio non si sa mai cosa può succedere…”.

La stagione del Trieste Calcio è stata condizionata tanto dalle assenze finora?

“Se non ne avessimo avute tante considerando pure il covid, avremmo avuto una tecnica maggiore sempre a disposizione e così avremmo avuto certamente più punti, potendo essere di conseguenza tra le prime quattro. Essere al completo significa anche avere non solo maggiore compattezza ma anche più concorrenza e allora si dà di più pure in settimana, riuscendo a migliorare. Nel girone di ritorno sarà più dura, ma con tutti a disposizione potremo recuperare terreno, tanto più perché avremo già affrontato tutte le avversarie e ne conosceremo i pregi e le debolezze. In Italia viene dato meno spazio ai giovani rispetto all’estero, ma da noi mister Braini non fa caso all’età e guarda “solo” se uno è bravo. Sia lui che il suo secondo fanno talvolta le partitine con noi e visto che era un difensore l’allenatore mi spiega i movimenti fatti dai difensori per marcare gli attaccanti. Questo mi aiuta molto per crescere. Infatti mi ha già fatto fare un salto di qualità e ad esempio mi ero “sfogato” contro il San Giovanni grazie ai suoi consigli. Abbiamo tanti giovani e come è normale che sia, qualcuno cresce prima e qualcuno un po’ dopo. Sono sicuro, che tutti- viste le loro qualità - faranno dei passi avanti con il contributo del nostro tecnico e questo darà i suoi risultati nel girone di ritorno. Poi abbiamo elementi esperti e di valore come Davanzo e Cramersteter, che vanno ascoltati e che possono permettersi di prendere delle decisioni ad esempio sul calciare i rigori”.

Come le sembra il livello del campionato?

“Non tutte le squadre hanno tutti giocatori top, ma due – tre elementi della rosa fanno la differenza grazie anche alla loro esperienza. Ognuno, poi, sfrutta le sue caratteristiche e le mette a disposizione della sua formazione assieme alla propria esperienza”.

Parole chiave: Trieste