Esordienti, Il primo memorial Maurizio Visintin va allo Zarja. Le parole di Claudio Visintin

Questa sera (sabato) si sono svolte le premiazioni del primo memorial Maurizio Visintin, manifestazione calcistica riservata alla categoria Esordienti che si è disputata a Campanelle.
E’ intervenuto anche il governatore della regione Massimiliano Fedriga che ha voluto dire qualche parola ai presenti.
Così invece Claudio Visintin, padre di Maurizio, nel suo discorso non privo di commozione, durante la cerimonia.
“Siamo i genitori di Maurizio, Graziella e Claudio, grazie ai dirigenti del Montebello e del Campanelle che hanno organizzato il primo memorial Maurizio Visintin, ringrazio i giovani ragazzi, giocatori della categoria “ESORDIENTI” che hanno partecipato al torneo, alla competizione, un evento che ha segnato un momento di profondo rispetto e amicizia tra tutti. Una delle cose più commoventi è stata la dedizione e l'entusiasmo dimostrati dai partecipanti, che hanno reso omaggio a Maurizio Visintin con grinta, passione, e con il vero spirito sportivo e di solidarietà, ha brillato sopra ogni risultato. È con immenso piacere che consegniamo la coppa alla squadra vincitrice del torneo, lo Zarja, ma è importante per noi sottolineare che ogni singolo giocatore è un vincitore per la sua partecipazione e impegno. Auguriamo a tutti i partecipanti successo e felicità, sia sul campo sportivo che nella vita di tutti i giorni”.
Lo stesso Claudio poi, a “microfoni spenti”, fa delle sue considerazioni sulla bontà di praticare lo sport. “Lo sport è un'attività che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo e che ha un impatto significativo sulla vita di ognuno di noi. Si tratta di una forma di espressione fisica che ci permette di mettere alla prova le nostre abilità, di superare i nostri limiti e di sviluppare una disciplina mentale che ci aiuta non solo nel campo sportivo ma anche nella vita di tutti i giorni. Ma lo sport non è solo una questione di competitività e risultati, è anche un modo per socializzare, per creare legami con gli altri e per condividere emozioni e passioni. Lo sport è vita perché ci insegna il valore della fatica, della determinazione e dell'impegno costante, ci aiuta a superare le difficoltà e a trovare la forza di andare avanti nonostante gli ostacoli che possiamo incontrare lungo il nostro cammino. Nel mondo dello sport, ci sono tantissime storie di successo e di sacrificio che ci insegnano che nulla è impossibile se si crede veramente in sé stessi e si mette il cuore in ciò che si fa. Atleti che vincono battaglie contro se stessi e contro gli altri, che si superano costantemente e che ci insegnano che la vera vittoria è quella ottenuta attraverso il duro lavoro e la determinazione. Nel mondo dello sport, ci sono anche storie di solidarietà e di altruismo, di persone che dedicano il loro tempo e le loro risorse per aiutare coloro che sono meno fortunati di loro, che si impegnano a promuovere valori come l'inclusione, la diversità e il rispetto reciproco. In conclusione, possiamo dire che lo sport è vita perché ci insegna a vivere pienamente, ad affrontare le sfide con coraggio e determinazione e a trovare il nostro posto nel mondo. Che si tratti di una partita di calcio, di una gara di corsa o di una lezione di yoga, lo sport ci offre l'opportunità di esprimere noi stessi, di condividere le nostre passioni e di creare connessioni significative con gli altri. Quindi, non smettiamo mai di praticare sport e di godere dei numerosi benefici che esso può offrirci, perché lo sport è vita!”.
