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Il Ruggito del Leone, vittoria convincente contro Forlì: "La squadra sta crescendo in maturità e consapevolezza delle proprie possibilità"

Ultima partita del girone di andata molto delicata ed importante, contro Forlì ci si giocava il secondo posto e posizioni di preminenza in chiave classifica avulsa e varie simili a fine torneo. Ebbene abbiamo vinto continuando la striscia di vittorie consecutive (adesso sono cinque) e secondo me ...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone
Ultima partita del girone di andata molto delicata ed importante, contro Forlì ci si giocava il secondo posto e posizioni di preminenza in chiave classifica avulsa e varie simili a fine torneo. Ebbene abbiamo vinto continuando la striscia di vittorie consecutive (adesso sono cinque) e secondo me anche convinto.
E' stata la prima partita in cui mi sono piaciuti pienamente, partiti bene, qualche passaggio a vuoto contro la zona ordinata da coach Martino specialmente nel secondo quarto, ma quando si è trattato di portarla a casa abbiamo sfoderato un ottimo ultimo quarto. Punto a punto fino a metà  periodo e poi difesa stretta e attacco convincente dove finalmente Ruzzier ha giganteggiato con penetrazioni e assist illuminanti, dove Reyes sotto canestro ha dettato legge (ennesima doppia doppia per lui) e dove Brooks ha smesso di rallentare il gioco da oltre l'arco o senza soluzioni pulite con conseguenti palle perse (Ruzzier e Brooks sono passati da 10 perse in due, ricorrenti, alle tre palle perse in due contro Forlì) bensì giocando in velocità costruendosi tiri comodi o liberandosi per ricevere gli scarichi e colpire. Aggiungo un sontuoso Francesco Candussi, giocatore che in A2 è difficilmente marcabile per come ama giostrare lontano dal pitturato per poi magari entrarci e fare male. E pure un mastino in difesa dove stavolta si è risparmiato i falli banali.
Nell'ultimo quarto si procedeva punto a punto  e a 5 minuti dal termine dopo 2 bombe di Cinciarini (per il resto anonimo) eravamo sotto 59 a 60, Da quel momento coach Christian pescava il quintetto giusto (i 4 sopra nominati più Ariel Filloy) in due minuti e mezzo parziale di 7 a 2 e negli ultimi 2 minuti e mezzo ciliegina di un parziale di 13 a 0 per chiudere a + 17 contro una squadra che finora raddrizzava le partite proprio nei finali e che nel complesso si è dimostrata inferiore a noi.
Siamo migliorati nella gestione dei palloni (solo 11 palle perse), nella percentuale dei tiri da due punti (60%) nei punti realizzati dentro il pitturato (ben 42) e anche nelle percentuali delle triple seppur rovinate dallo 0 su 6 di Reyes ma nobilitate dal 43% di Candussi e dal 56% di Brooks. Bene anche nei tiri liberi se togliamo dal referto l'1 su 5 di capitan Deangeli.
Che piano piano si stia trovando la quadra? Un'altro indizio sono i 64 punti del quintetto iniziale sui 79 totali.
Vincere aiuta a vincere, nessuna partita è scontata, ma se vogliamo perseguire i proclami estivi è il momento di consolidare le prestazioni e dare continuità ai risultati positivi.
Due parole sui fischietti di questa partita; scarsi e compensativi però sono state grandi le parole di Mike Arcieri; "Gli arbitri fanno il loro lavoro e i giocatori fanno la partita" e si è visto la flemma con cui i ragazzi hanno digerito certe sciagurate decisioni arbitrali. Bravi.
Due parole anche sulla novità delle maglie: certo che bisogna essere geni del design per sfornare una divisa come quella vista contro Forlì. Numeri bianchi o forse crema invisibili contornati da un filettino sottile rosso e nomi dei giocatori che me lo hanno detto perchè sinceramente non li avevo visti.
La classifica si fa interessante, il girone di ritorno inizia morbidamente (eufemismo) preoccupano le sfide decisive tutte fuori casa ma la squadra vista contro Forlì sta crescendo in maturità e consapevolezza delle proprie possibilità. Avanti così adesso e niente passi del gambero.
 
VITTORIO LEONE
 
Parole chiave: Trieste