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Basket in carrozzina, svanisce il sogno di Gradisca di tornare in serie A

E' il Boys Taranto a spiccare il volo verso la serie A di basket in carrozzina. Il sogno della Castelvecchio Gradisca di allungare la serie e giocarsi la bella per riconquistare il massimo palcoscenico nazionale - dopo sei anni - muore solamente nel finale di gara-2, dopo una sfida vibrante gioca...
 |  Redazione sport  |  Basket

E' il Boys Taranto a spiccare il volo verso la serie A di basket in carrozzina. Il sogno della Castelvecchio Gradisca di allungare la serie e giocarsi la bella per riconquistare il massimo palcoscenico nazionale - dopo sei anni - muore solamente nel finale di gara-2, dopo una sfida vibrante giocatasi per massima parte punto a punto.  Davanti al pubblico di un PalaZimolo caldo e festante come nei giorni migliori, la Polisportiva Nordest ha cercato l'impresa della vita contro la quotata compagine ionica, imbottita di top player quali Cardoso, Rukavisnikos, Kirillovs e Samadi. Sfiorandola.
I biancoblù nelle prime due frazioni partono un po' tesi, e ci vogliono alcune giocate di Ambrosetti (l'azzurro, una furia su ogni giocata difensiva, prova a caricare il pubblico anche quando frana sul parquet) e la consueta precisione di Benedetti, ben supportati da Fiorino, Cappellazzo e Dal Ben, per liberare l'adrenalina e convincersi che sì, si puo' fare: il primo parziale va in archivio sull'11-14, il secondo sul 24-28.
E' nel terzo parziale, splendido per intensità, che la Castelvecchio dimostra di valere la massima serie. La scossa dalla panchina la dà Alessia Lamberti: è lei a firmare il primo sorpasso (32-31) a 6' dalla sirena. Ed è sempre lei a conquistare come una leonessa il rimbalzo offensivo su cui Benedetti segna e subisce fallo, portando al massimo vantaggio i suoi: +4. Taranto, sorniona, non si impaurisce e piazza due contropiedi letali che insinuano qualche dubbio nei ragazzi di Fagone: alla vigilia dell'ultimo quarto è 41 pari.
E’dunque finale per cuori forti. Gli ospiti trovano alcune soluzioni da sotto e provano a staccare, gli isontini non ci stanno e per due volte, con Ambrosetti e un chirurgico Benedetti rimettono pure il naso avanti. E' l'ultima volta, perchè la sfida si decide in due azioni in serie: il doppio canestro piu' libero supplementare portato a casa da Samadi prima e dal solito Cardoso poi. Taranto scivola via in un amen, sino al 57-64 finale. E con lei scivola via il sogno gradiscano chiamato serie A. Finisce con un interminabile, sportivo applauso per vincitori e vinti. E una certezza: la società del presidente Egone Tomasinsig ci riproverà.

Parole chiave: Gorizia