Addio a Praja Dalipagic, leggenda del basket

Il basket piange una leggenda. Quest’oggi, all’età di 73 anni, dopo una lunga malattia se n’è andato Drazen “Praja” Dalipagic. Nato a Mostar e morto a Belgrado. Della palla a spicchi era stato un grandissimo, aveva legato il suo nome soprattutto al Partizan di Belgrado e alla nazionale jugoslava ma aveva indossato anche le maglie del Real Madrid, della Stella Rossa, della Reyer Venezia, della Scaligera Verona e in regione dell’Apu Udine. Esperienze da allenatore con la Goriziana, lo Skopje e l’Astra Banka. Tornando alle sue imprese da giocatore c’è da dire che il suo palmares è da brividi. Con la sua nazionale, oltre ad argenti e bronzi, ha vinto un Mondiale, un’Olimpiade, tre Europei e un’edizione dei Giochi del Mediterraneo. Era una macchina da canestri incredibile, la sua miglior stagione fu quella dell’81/82 al Partizan quando chiuse con una media di quasi 43 punti a partita. E’ stato il miglior marcatore della storia dello stesso Partizan con 8278 punti all’attivo. Con la maglia di Udine giocò 62 gare segnando 1855 punti. Nel campionato italiano lo si ricorda anche per i suoi 70 punti (18/23 da due, 5/9 da tre, 19/19 ai liberi) con Venezia contro la Dietor Bologna. Era il 25 gennaio del 1987. Ironìa della sorte, ci ha lasciato proprio nello stesso giorno e mese di quell’impresa.
Il presidente della FIP Giovanni Petrucci, facendosi interprete del cordoglio della pallacanestro italiana, è vicino alla famiglia e ha disposto un minuto di silenzio nelle gare del fine settimana su tutti i campi per ricordare un campione che è stato un corretto, valoroso e fiero avversario della Nazionale italiana e poi protagonista, a fine carriera, del campionato di serie A.
