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Il Ruggito del Leone, splendida vittoria della Pall. Trieste contro Varese: "La squadra al completo può battere chiunque"

Trieste contro Varese era una partita attesa per molti motivi: gli intrecci tra giocatori, il GM (Arcieri), staff tecnico (Legovich) e le due sconfitte (sanguinose e sotto certi aspetti assurde) rimediate nel campionato di due anni fa che ci costarono la retrocessione. Ebbene tutta questa tensio...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone subito dopo la sirena finale della sfida contro Varese
Trieste contro Varese era una partita attesa per molti motivi: gli intrecci tra giocatori, il GM (Arcieri), staff tecnico (Legovich) e le due sconfitte (sanguinose e sotto certi aspetti assurde) rimediate nel campionato di due anni fa che ci costarono la retrocessione.
Ebbene tutta questa tensione si è dissolta grazie a una limpida e facile vittoria (107 a 81 il finale) contro una squadra che sta vivendo un momento complicato (l'addio di Nico Mannion che da solo era quasi mezza squadra e la ricerca di nuovi innesti). Ma questo non sminuisce la splendida partita della Pallacanestro Trieste, che non è mai stata in discussione e che è stata un crescendo costante nel punteggio: + 12 nel primo quarto, +18 all'intervallo lungo, + 21 a fine terzo periodo e + 26 a fine gara. Inoltre abbiamo concesso solo 53 punti nei primi 3 quarti (l'ultimo quarto è stata accademia) a una squadra che viaggiava a circa 97 punti di media a partita.
La squadra si è presentata in campo quasi al completo (mancava Reyes, che comunque era in panchina, più per precauzione che per problemi fisici) e si è subito esibita nel suo gioco scintillante con giocate spettacolari, i passaggi dietro la testa o la schiena o tra le gambe di uno scatenato Valentine che hanno avuto come terminali Ross e Brown (15 punti in 15 minuti nel primo tempo), Uthoff a cui non vai mai via facilmente, concentrato, essenziale, baluardo difensivo e anche finalizzatore killer, Campogrande capace di entrare subito in partita con una tripla importante, peccato che si faccia comminare falli a mio parere evitabilissimi che alla fine lo hanno limitato e Jeff Brooks, più che un giocatore un monumento, presente a rimbalzo (9 carambole) e sempre preciso al tiro (4 su 5), un leader che si diverte e che non gli par vero di giocare almeno 20 minuti a partita. Per finire Jamion Christian che indovina tutte le rotazioni senza dimenticare Jayce Johnson che quando la metterà dentro da mezzo metro diventerà il centro perfetto per il nostro tipo di gioco, Ruzzier sempre disciplinato e Candussi più convinto e grintoso del solito.
Alla fine saranno 6 gli uomini in doppia cifra e soprattutto sarà una festa vedere per 3 minuti e mezzo 5 giocatori italiani assieme in campo, e c'è stata gloria per tutti, ciascuno è finito a referto con Candussi che giganteggiava sotto il tabellone.
Diciamo pure che era Varese ed eravamo avanti di oltre venti punti, ma la linea italiana non ha sfigurato, anzi si è mossa bene palesando però qualche fisiologico problema in difesa.
Nei numeri, abbiamo tirato solo tre volte più di loro, nonostante il recupero di 16 rimbalzi offensivi contro 9 dei nostri avversari, ma le percentuali da tre punti sono state determinanti a nostro favore (52% per noi contro il 24% per loro a una quasi parità di conclusioni tentate). Nei tiri da due punti invece, Varese ha fatto un canestro in più di noi pur tirando 5 volte in meno, nel primo tempo siamo stati deficitari con un misero 40% controbilanciato da  uno stratosferico 74% del secondo tempo.
Dei singoli, Markel Brown con 7 su 10 al tiro (di cui 4 su 4 nelle triple) e Denzel Valentine con un complessivo 9 su 16 sono stati i top scorer del match mentre Ross e Uthoff entrambi con 3 su 7 al tiro sono stati sotto la sufficienza (parlo solo delle percentuali di tiro, sia ben chiaro) così come Johnson (4 su 9), ma il ragazzo crescerà di rendimento, non ne dubito.
La mia sensazione al termine di questa contesa è che se noi siamo al completo ce la possiamo giocare con tutti, e un quarto o quinto posto alla fine della regular season rientra nelle nostre ambizioni e possibilità e proprio sabato prossimo sfideremo la capoclassifica in quel di Trento dove mi aspetto la conferma di quanto appena detto. Mi ripeto, la Pallacanestro Trieste al completo e sana non è facile da battere per nessuno. I ragazzi si divertono, giocano sciolti, in velocità, difendono alla grande, danno spettacolo e atleticamente sembrano arrivare in fondo alla partita sufficientemente freschi.
Vediamo se dura, il campionato è lungo, io sono ottimista.
VITTORIO LEONE 
 
Parole chiave: Trieste