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Il Ruggito del Leone, vittoria convincente contro Forlì: "Una gioia per gli occhi vedere giocare la Pall. Trieste"

Vittoria doveva essere, per tanti motivi, e vittoria è stata (85-68), ancora autoritaria, ancora convincente. Stento a trovare le parole giuste per dare uno straccio di spiegazione a una simile metamorfosi. Nel gioco, nella testa, nella gestione delle partite e dei cambi. 3 a 0 con Torino e 3 a ...
 |  Redazione sport  |  Basket
Vittorio Leone durante la gara
Vittoria doveva essere, per tanti motivi, e vittoria è stata (85-68), ancora autoritaria, ancora convincente. Stento a trovare le parole giuste per dare uno straccio di spiegazione a una simile metamorfosi. Nel gioco, nella testa, nella gestione delle partite e dei cambi.
3 a 0 con Torino e 3 a 0 con Forlì (seppur senza il migliore americano, Allen infortunato, regola per me ingiusta che non puoi sostituirlo) ma a noi va bene così e comunque penso che avremmo vinto 3 a 0 lo stesso, anche con Forlì a ranghi completi. Siamo adesso la squadra che poteva e doveva comandare il torneo, però va bene anche così, basta dominare e vincere 9 partite dei play off e si ritorna in Paradiso. Certo che dopo aver mangiato aglio per mesi è una gioia per gli occhi vedere giocare la Pallacanestro Trieste, contro Forlì premiata e sostenuta dal pubblico dei playoff 2018 per numero e rumorosità.
Reyes a riposo precauzionale, Forlì con coach e giocatori sfiduciati. Starting five perfetto proposto da coach Christian con Menalo al posto di Reyes e difensore spietato che alla fine andrà in doppia cifra in 23 minuti con 3 su 4 nel tiro da tre punti. Grande prestazione per chi nelle 5 partite precedenti non ha quasi visto il parquet.
Difesa asfissiante dicevo e gran ritmo a inizio gara, Eli Brooks in condizione smagliante una sentenza nel primo tempo con 16 punti a referto (si spegnerà poi nella ripresa, solo 2 punti, come spesso gli succede), stesso discorso per Candussi, 12 punti in 11 minuti per poi realizzarne solo 3 nel secondo tempo dove però ha giocato meno per preservarlo dai falli (io lo avrei messo in campo quando Forlì si è avvicinata a meno 8, ma lì è salito sulla scena il gaucho: Ariel Filloy, silente fino allora, nell'ultimo quarto confeziona 12 punti (più della metà dei punti complessivi della squadra) giocando tutto il quarto e trascinando letteralmente la squadra alla vittoria che alla fine è stata pure assai larga .Doppia cifra in 31 minuti anche per uno strepitoso Ruzzier (stesso score di Filloy, 3 su 7 da tre punti e 2 su 5 da due), fa specie che Michele non si sia visto assegnare nemmeno un tiro libero. Per concludere la disamina sui singoli, mi è piaciuto Ferrero, 8 minuti di concretezza e una tripla importante. Per il capitano 16 minuti di consueta generosità e foga, che gli è costata due falli inutili su tiri da tre punti e tiri liberi relativi, un poco di attenzione in più e di frenesia in meno non sarebbe male.
Abbiamo tirato 8 tiri più di loro frutto soprattutto del saldo palle perse (solo 7 noi e ben 13 loro) mentre i rimbalzi e i tiri liberi si sono equivalsi, le migliori percentuali e i tiri da tre punti hanno poi ampliato la forbice del punteggio finale.
Che dire adesso, Udine vince di 16 con Cantù e allunga la serie, non mi dispiacerebbe che vincesse anche gara -4 per giocare la bella in Brianza mercoledì prossimo in maniera che chiunque vince avrà sudato e speso energie ben più di noi.
Reyes da certi spifferi sembra che abbia preso solo una botta per cui la prossima ci dovrebbe essere.
Continuiamo a sognare, ora niente ci è precluso. In finale ci siamo e ci metteremo l'anima (dei giocatori e dei tifosi) per un obiettivo che adesso ci meritiamo.
 
VITTORIO LEONE
Parole chiave: Trieste