Skip to main content

Trieste Atletica, festeggiati i primi dieci anni

Nel 2014 tre società storiche dell’atletica triestina si unirono,per far nascere una realtà diventata un punto di riferimento a livello regionale e nazionale,e che non ha alcuna intenzione di fermarsi In questi dieci anni sono state scritte pagine indelebili della propria brillante storia, tuttav...
 |  Redazione sport  |  Altri sport

Nel 2014 tre società storiche dell’atletica triestina si unirono,per far nascere una realtà diventata un punto di riferimento a livello regionale e nazionale,e che non ha alcuna intenzione di fermarsi In questi dieci anni sono state scritte pagine indelebili della propria brillante storia, tuttavia, com’è nel suo DNA, la Trieste Atletica è focalizzata sul presente e soprattutto sul futuro, da affrontare con sguardo sognante e spirito pratico. La società gialloblu, nata nel 2014 dall’unione di tre storiche realtà dell’atletica triestina come il Marathon Marathon U.O.E.I Trieste, Gs Amici del Tram de Opcina, Atletica Trieste, è diventata un punto di riferimento sia a livello regionale che a livello nazionale, mettendo in campo una visione dello sport a 360°, ormai un esempio da imitare e a cui magari dare la propria personale interpretazione.

La storia della Trieste Atletica è fatta di risultati sportivi da stropicciarsi gli occhi, manifestazioni capaci di regalare giornate giornate di sport e divertimento a migliaia e migliaia di persone, centinaia e centinaia di bambini che si sono appassionati alla “regina di tutti gli sport”, ma soprattutto di volti e persone che, principalmente in maniera volontaria, danno il proprio contributo quotidiano al percorso intrapreso dieci anni fa. Sarebbero tantissime le figure che potrebbero raccontare in poche parole “cos’è la Trieste Atletica”, ma Roberto Furlanic ((Vicepresidente e Direttore Sportivo) e Omar Fanciullo (Segretario) sono le due personalità che, forse più degli altri, vivono visceralmente questa avventura. “Abbiamo raggiunto dei numeri di tesserati (oltre 800, diventando l’Asd con più iscritti di tutti gli sport in Fvg) e soprattutto una capacità di svolgere attività, anche lontane dall’agonismo, che forse non mi sarei aspettato dieci anni fa - racconta Furlanic. Trieste Atletica nacque grazie a delle persone che avevano ben chiaro come unirsi, soprattutto in una disciplina come l’atletica e in una realtà geografica come Trieste, sia sinonimo di forza e crescita. Dalla nascita ad oggi abbiamo sempre aperto le porte a chi voglia collaborare con noi e i risultati in ogni campo sono conseguenza di queste azioni d’apertura verso gli altri. Con Trieste Atletica, nel 2014, creammo una struttura che voleva ampliare la propria visione dello sport e anche il proprio territorio d’azione”.

Con uno degli allenatori di mezzofondo più apprezzati d’Italia non si può non accennare ai risultati agonistici colto in questo decennio: “Abbiamo cresciuto ben 5 atleti (Max Mandusic, Simone Biasutti, Jacopo De Marchi, Nekagenet Crippa, Paolo Messina) entrati nel professionismo e che hanno fatto della loro passione un lavoro. Per non dimenticare i quattro titoli italiani vinti con la staffetta maschile di corsa campestre e nelle classifiche Combinate di società, tutte le medaglie tricolori giovanili e pure l’aver partecipato alla Finale Oro dei Campionati Italiani di Società su Pista. Siamo stati la prima società triestina della storia ad entrare tra i migliori 12 team maschili d’Italia”.

“Possiamo dire - afferma Fanciullo con soddisfazione e spontaneità - , senza essere presuntuosi, che siamo riusciti, partendo da Trieste, a rivoluzionare il modo di vedere l’atletica, dandogli una spinta fondamentale per diventare da “sport di nicchia” uno “sport di massa”. Facendo squadra e dando la possibilità a tutti quelli, che desideravano sposare il progetto condividendo i nostri valori, di esprimersi nel proprio settore di riferimento, siamo riusciti a investire su aspetti che l’atletica non voleva vedere fino a qualche anno fa: il coinvolgimento attivo del pubblico negli eventi, la potenza della comunicazione, coltivare sinergie dentro e fuori dall’atletica, aprendosi all’esterno dello sport su ambiti come la disabilità, l’integrazione, il fronteggiare un evento epocale come il Covid e molte altre cose. Le nostre azioni partono sempre dal presupposto che da noi “Nessuno Va in Panchina” e che solo interagendo con tutti, si possono costruire progetti indispensabili. Mi piace sempre ricordare la forza del nostro settore giovanile e soprattutto l’unicità dei nostri open day, centinaia di bambini con la stessa maglia e con il piacere di divertirsi e conoscersi, esempio evidente di cosa siamo”.

La Trieste Atletica e il suo Segretario non sono soliti fermarsi e adagiarsi: “Il futuro ci dice che la Trieste Spring Run, ex Bavisela, è già stata una scommessa vinta. Nel 2023 abbiamo raggiunto le 4500 presenze ma soprattutto abbiamo iniziato a riconquistare l’affetto della cittadinanza. Nel futuro vedo la costruzione di un impianto indoor da inseguire e magari un investore d’alto livello che creda in noi”. Una cosa è certa: “Il futuro è unire e non dividere”

Parole chiave: Trieste