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Pallavolo spettacolo al PalaTrieste, Conegliano vince la sua sesta Coppa Italia

Sold-out al PalaTrieste per le Final Four di Coppa Italia con sul parquet la crema della pallavolo italiana femminile. L’ultimo atto di questa Coppa Italia, kermesse nata nel 1979, ha visto la vittoria dell’Imoco Conegliano al tie break dopo un’appassionante partita. Dopo le semifinali del sabat...
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Sopra la festa dell'Imoco appena finita la partita, sotto Paola Egonu a muro

Sold-out al PalaTrieste per le Final Four di Coppa Italia con sul parquet la crema della pallavolo italiana femminile. L’ultimo atto di questa Coppa Italia, kermesse nata nel 1979, ha visto la vittoria dell’Imoco Conegliano al tie break dopo un’appassionante partita.

Dopo le semifinali del sabato ecco il clou domenicale con la corazzata Conegliano a difendere il titolo conquistato nelle ultime quattro edizioni, contro una battagliera e ricca di talento Milano. Un evento di straordinaria visibilità con i diritti televisivi venduti in mezzo mondo. Si calcola che a vedere questa sfida siano stati in 120 milioni (in Italia in diretta su Rai2). D’altronde la serie A femminile è forse il campionato più bello d’Europa, quello delle stelle e di conseguenza dei ricchi stipendi. Dal contratto milionario di Paolo Egonu a quelli più ...economici che arrivano anche attorno ai 350mila euro. Quando sul parquet scende l’Imoco (Industria Modulo Continuo) di solito si registra il tutto esaurito. I numeri infatti parlano chiaro: 6 scudetti (gli ultimi tre con la serie ancora aperta), sesta Coppa Italia, 7 Supercoppa Italiana (dal 2019 in avanti), una Coppa dei Campioni e due Coppa del Mondo per Club. A sostenere economicamente la società veneta ci sono più di 160 partner commerciali di cui molti sono aziende vinicole. Numeri insomma nell’insieme impressionanti. A guidarla sul campo è Daniele Santarelli, altro personaggio di livello assoluto, che dopo tanti successi ora è anche il tecnico della nazionale turca con cui ha vinto l’ultimo campionato europeo. Di fronte in questa sfida c’è la Vero Volley Milano delle varie Orro, Sylla, Folie, Antropova e Paola Egonu.

Dopo la premessa, per chi magari non mastica troppo questo sport, anche se in realtà in Italia ci sono 320mila atleti tesserati nelle 5000 società esistenti, eccoci a far parlare il campo. E non può che essere spettacolo.

C’è la curva di Milano vestita di rosso ma sugli spalti anche tante maglie gialle dell’Imoco. Ai punti delle venete esplodono di gioia in oltre 5000.

Il cubo tabellone mostra la gara con tanto di replay e di video check. E’ insomma come vederla in tv ma con le emozioni che solo esserci sul posto dà. Lo speaker gioca con il pubblico durante pause e mini pause invitandolo ad alzare mani, cartoncini, aprire le luci dei cellulari, la hola e via dicendo.

Si parte con la battuta di Orro che finisce sulla rete. Il primo punto è di Foile. Conegliano comanda: 6-4, 8-5, 19-11, 21-19 e dopo aver fallito un set point chiude sul 25-21.

Si cambia campo per il secondo set. Egonu apre le danze. Milano tiene il comando: 7-5, 12-9, 16-14. Parziale veneto: 16-17. Le lombarde ribaltano e con due punti consecutivi di Egonu vanno sul 24-21. Lubian mette a rete la propria battuta: 25-22 per Milano e 1-1 nei set.

Nel terzo parte forte Conegliano: 4-0, Egonu rompe il ghiaccio per i suoi: 4-1. Le venete scappano: 11-4, 17-10. Milano prova a riavvicinarsi: 20-16. Ma Conegliano non si fa prendere: 25-19.

Nel quarto set Milano parte meglio: 7-5 e 13-9. Conegliano resta in scia: 20-16. Un ace di Egonu e un altro suo punto prima del muro vincente di Sylla che decide il set. Si va al tie-break.

Grande equilibrio sino al 9-8 per l’Imoco, poi il vantaggio sale a due/tre punti sino al 15-11.

Le formazioni

CONEGLIANO     3

MILANO                   2

(25-21; 22-25; 25-19; 19-25; 15-11)

IMOCO CONEGLIANO: Piani, Plummer, Robinson, Squarcini, De Krujif, Gennari, Lubian, De Gennaro, Haak, Bugg, Wolosz, Lanier, Fahr, Bardaro. All. Santarelli.

VERO VOLLEY MILANO: Cazaute, Malual, Heyrman, Folie, Orro, Prandi, Pusic, Rettke, Bajema, Sylla, Egonu, Daalderop, Candi, Castillo. All. Gaspari.

Parole chiave: Trieste