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811 milioni a favore del FVG

Tra avanzo di amministrazione e nuove entrate, viene portata all'attenzione del Consiglio regionale una manovra che complessivamente vale 811 milioni di euro. Un importo straordinario per una Regione che presenta una capacità di spesa superiore rispetto al passato, che ha messo in campo investimenti in grado di aumentare crescita e reddito nel s...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Politica

Tra avanzo di amministrazione e nuove
entrate, viene portata all'attenzione del Consiglio regionale una
manovra che complessivamente vale 811 milioni di euro. Un importo
straordinario per una Regione che presenta una capacità di spesa
superiore rispetto al passato, che ha messo in campo investimenti
in grado di aumentare crescita e reddito nel suo territorio e che
opera in modo coordinato con il sistema degli Enti locali. Grazie
alle scelte strategiche della giunta la Regione sarà in grado,
anche nel futuro, di sostenere sviluppo e occupazione e di far sì
che il territorio continui ad attrarre capitali anche
internazionali.

Questo, in sintesi, il concetto espresso oggi a Trieste
dall'assessore alle Finanze durante la discussione in Consiglio
regionale sulla legge di assestamento del bilancio.

Per l'esponente dell'esecutivo, guidare responsabilmente il
Friuli Venezia Giulia significa certamente garantire le esigenze
contingenti ma, al contempo, supportare la crescita con
investimenti lungimiranti, che produrranno benefici nel futuro.

Nel ricordare che stiamo ancora vivendo un momento storico
drammaticamente complesso, l'assessore ha inoltre sottolineato
che l'amministrazione regionale, fin dal suo insediamento e
adesso con l'assestamento di bilancio, mette a sistema le
maggiori risorse possibili per garantire risposte ai settori
fondamentali del Friuli Venezia Giulia.

Per la Regione questo assestamento porta in dote un avanzo di
amministrazione straordinario, cui si sommano maggiore entrate.
Tutto questo è frutto di un lavoro che ha preso il via a inizio
legislatura e alla rinegoziazione dei patti finanziari con lo
Stato. Con i due accordi del 2019 e del 2021 si potranno
garantire dal 2019 al 2026 un risparmio per le casse della
Regione di 2 miliardi e 264 milioni di euro.

In questo modo si va a riconoscere il principio secondo cui
l'autonomia delle Regioni speciali va rivendicata nel merito
quando si tratta di contributi finanziari.

Nel suo intervento l'assessore alle Finanze ha ricordato poi che,
se ai 2 miliardi e 264 milioni si sommano anche i trasferimenti
riconosciuti in termini di investimento nei due accordi con lo
Stato, pari a 546 milioni di euro, si raggiunge un risultato che
porta a un risparmio complessivo di 2 miliardi e 811 milioni di
euro. Risorse importanti che, è stato ricordato, rimangono in
questo territorio e che servono per lo sviluppo del Friuli
Venezia Giulia.

L'assessore ha ricordato inoltre il ricorso al mercato
finanziario e ai mutui, in un momento straordinario per i tassi
di interesse, per 319 milioni di euro nel 2019 e per ulteriori
300 milioni di euro nel 2021. Obiettivo di questi interventi
innovativi è quello di sostenere la crescita di tutti i comparti
produttivi tradizionali del Friuli Venezia Giulia e dare un
segnale di fiducia agli investitori.

L'esponente della Giunta ha parlato anche degli importanti
ristori necessari a sostenere le imprese in difficoltà a causa
della crisi causata prima dal Covid e quindi dal conflitto in
Ucraina con il conseguente aumento dei prezzi, in particolare
quelli energetici.

Sono state anche illustrate le misure su Irap e addizionale Irpef
che l'Amministrazione regionale ha saputo mettere in campo
nell'ambito dell'autonomia limitata, da un punto di vista
tributario e fiscale, che al momento viene riconosciuta dallo
Stato.

Infine questa mattina sono stati presentati anche gli emendamenti
riguardanti investimenti per il rilancio a favore degli enti
locali, benzina, Protezione civile e cultura. In particolare sono
previsti 30 milioni di euro a favore degli Enti locali e sono
stati inoltre stanziati 5 milioni per contenere i costi benzina.