Dissequestrata la terapeutica
E’ stato formalizzato l’atto ufficiale di dissequestro dell’area della piscina terapeutica Acquamarina in Sacchetta a Trieste, crollata il 29 luglio del 2019.
Sul posto, per la riconsegna dell’area al Comune di Trieste, sono intervenuti il sindaco Roberto Dipiazza, l’assessore alle Politiche del Territorio Sandra Savino, il segretario generale del Comune Giampaolo Giunta, che ha firmato l’atto previsto e consegnato dall’ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, nonché il direttore del Servizio Elizia Luigi Fantini.
Tolti i sigilli, il sindaco Dipiazza con l’assessore Savino, il segretario generale Giunta e il direttore Fantini hanno svolto un primo sopralluogo sull’area dissequestrata. “Ora - ha detto il sindaco Roberto Dipiazza - si potrà subito intervenire con le operazioni di pulizia e di rimozione delle macerie del tetto crollato. Finiamo l’anno bene. Si potrà cominciare a lavorare con la predisposizione e l’avvio del progetto esecutivo in grado di dare finalmente una nuova vita alla piscina terapeutica della Sacchetta. Tutta quest’area con il progetto del Parco del Mare, il recupero dell’ex Meccanografico e lo spostamento del Mercato Ortofrutticolo all’ingrosso sarà così valorizzata con un notevole beneficio per la vivibilità urbana”.
L’assessore Sandra Savino ha ribadito ancora l’importanza dell’emendamento di FI alla Finanziaria che stanzia da parte del Governo 2 milioni di € a beneficio del recupero della piscina terapeutica. Complessivamente per la nuova Acquamarina saranno così a disposizione 5 milioni di € (1 milione dal Comune, 2 dalla Regione FVG e 2 dal Governo).