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Trieste: due persone denunciate dalla polizia locale per atti osceni al giardino pubblico de’ Tommasini

Al fine di garantire la sicurezza e il contrasto al degrado nel territorio cittadino, la Polizia Locale svolge diversi servizi mirati, in abiti borghesi, in tutta la città e prevalentemente nei giardini pubblici. In particolare, a seguito di una segnalazione giunta al Comando sulla presenza di un sospetto viavai di soggetti adulti all’interno de...
 |  Nik97  |  Cronaca

Al fine di garantire la sicurezza e il contrasto al degrado nel territorio cittadino, la Polizia Locale svolge diversi servizi mirati, in abiti borghesi, in tutta la città e prevalentemente nei giardini pubblici. In particolare, a seguito di una segnalazione giunta al Comando sulla presenza di un sospetto viavai di soggetti adulti all’interno dei bagni pubblici, presenti nel giardino pubblico de’ Tommasini, nel tardo pomeriggio di sabato 27 gennaio 2024 personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria e del Distretto B di via Giulia allestiva servizio mirato, in borghese, al fine di presidiare e verificare l’attività segnalata.

 

Sin da subito il personale operante focalizzava l’attenzione su un uomo che stazionava su una panchina nei pressi dei servizi igienici, il quale appariva alquanto guardingo e in palese attesa di qualcuno, continuando a guardarsi intorno per accertare di non essere notato. Poco dopo giungeva nei pressi dei bagni pubblici un altro soggetto il quale, prima di accedere ai locali, incrociato lo sguardo con l’altro individuo, esternava un gesto del capo che pochi dubbi lasciava a riguardo del suo reale intendimento. Infatti i due, una volta accertato di non essere notati ed aspettato il momento propizio, data la presenza di numerosi utenti nelle imminenti vicinanze, tra i quali molti minori, si appartavano all’interno dei bagni. Venivano poco dopo raggiunti dagli agenti e sorpresi a compiere espliciti atti sessuali e, una volta ricomposti, i due venivano accompagnati presso il Distretto di via Giulia per gli accertamenti di rito.

 

I due soggetti, (B.F. del 1974 e M.A. del 1965) venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di atti osceni (art. 527 Codice Penale) con l’aggravante di aver agito in luogo frequentato da minori con il pericolo che gli stessi potevano assistervi.

 

Soddisfazione anche dell’assessore comunale alle politiche della sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo, che si esprime con queste parole: “Il mio ringraziamento per la freddezza e la professionalità con cui hanno condotto l’operazione e tutelato, nell’interesse della collettività, quello che è e deve rimanere, un luogo sicuro, di relax e svago, frequentatissimo dai più piccoli”.

Parole chiave: Trieste