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La "cascata" di Altura è pericolosa

La storia infinita della "cascata" di Altura continua. Adesso il problema è stato preso in carico dal nuovo Consiglio della VII° Circoscrizione amministrativa della città che, nella seduta del 7 dicembre, ha votato a maggioranza una mozione per impegnare l'Amministrazione a porre in essere tutte le adeguate misure per bloccare il fluire dell'ac...
 |  Francesco Tremul  |  Cronaca

La storia infinita della "cascata" di Altura continua.

Adesso il problema è stato preso in carico dal nuovo Consiglio della VII° Circoscrizione amministrativa della città che, nella seduta del 7 dicembre, ha votato a maggioranza una mozione per impegnare l'Amministrazione a porre in essere tutte le adeguate misure per bloccare il fluire dell'acqua che scende in pratica da un terrapieno sovrastante l'ingresso del parcheggio dell'ex centro commerciale.

Del problema si erano interessati sia il Consiglio appena sostituito (2016-2021) sia quello precedente (2011-2016), senza però riuscire a far dirimere la questione che, appare, di lana caprina.

Nel corso degli anni sono state avanzate più ipotesi circa la provenienza del liquido: rottura di un tubo, spandimento della piscina, vena di acqua. Sembra che siano state effettuate delle analisi sull'acqua e che non siano state trovate tracce di cloro per cui questo escluderebbe sia lo spandimento della piscina sia la rottura di un tubo dell'acqua potabile. E' da escludere anche uno sversamento di acque nere.

L'ipotesi più plausibile a questo punto è che l'origine sia attribuibile semplicemente ad una vena di acqua che nel corso degli anni abbia modificato il suo naturale defluire magari a causa di qualche scavo a monte.

Adesso il problema è molto semplice: l'acqua che scorre continuamente (anche nei mesi estivi e dopo lunghi periodi di siccità) provoca uno strato di limo scivoloso che invade il marciapiedi e la carreggiata di via Alpi Giulie, fin quasi ad arrivare sulla via Brigata Casale. Oltre a costituire sempre un pericolo per i pedoni e per gli scooter, nel periodo invernale il problema raddoppia perchè si aggiunge al pericolo ghiaccio.

Siccome appare poco plausibile il modificare il percorso della vena d'acqua (ammesso che questa sia l'effettiva origine della "cascata") non si potrebbe semplicemente creare una griglia per convogliare il liquido che scorre verso una tubatura? E nel frattempo, onde evitare ulteriori pericoli durante l'inverno, adottare qualche soluzione temporanea tipo sacchetti di sabbia o passerella?

Parole chiave: Trieste