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Monfalcone, comminata una sanzione di 10.000 euro per mancato possesso di idonea certificazione

Non si fermano le attività di controllo congiunto tra la Polizia locale e l'Azienda Sanitaria con il personale del dipartimento di prevenzione della struttura complessa igiene degli alimenti di origine animale per la tutela dei consumatori e della leale concorrenza tra imprese. Nell’ambito di un’operazione tenutasi nei giorni scorsi all’interno...
 |  Nik97  |  Cronaca

Non si fermano le attività di controllo congiunto tra la Polizia locale e l'Azienda Sanitaria con il personale del dipartimento di prevenzione della struttura complessa igiene degli alimenti di origine animale per la tutela dei consumatori e della leale concorrenza tra imprese.

Nell’ambito di un’operazione tenutasi nei giorni scorsi all’interno di un'impresa alimentare del centro città, il personale preposto al controllo ha proceduto alla verifica ispettiva e documentale del furgone che stava consegnando della carne all’esercente, un cittadino di nazionalità bengalese, al fine di verificare la liceità del trasporto e della provenienza gli alimenti.

Dagli accertamenti è stato riscontrato che l’impresa che aveva effettuato il trasporto, con sede in provincia di Pordenone, effettuava anche il sezionamento della carne, attività per la quale risulta necessario possedere il riconoscimento del bollo CE da parte del Ministero della Salute; riconoscimento che la ditta non aveva mai ottenuto.

Gli operatori hanno quindi proceduto alla contestazione della violazione del Regolamento 853 del 2004 - che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale - comminando alla ditta una sanzione di 10.000 euro.

"Abbiamo avviato le attività di controllo congiunto con l’Azienda Sanitaria per tutelare i cittadini e le aziende che lavorano rispettando le regole” - commenta il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. “Mettere in commercio alimenti pur essendo sprovvisti delle relative certificazione costituisce una violazione molto grave, non solo per quanto concerne la regolarità documentale, ma soprattutto perché rappresenta un forte pericolo per la salute dei consumatori. In ambito alimentare esistono normative stringenti che gli esercenti sono tenuti a rispettare e noi, grazie al lavoro della Polizia locale e dell’Azienda Sanitaria, continueremo a verificare che ciò accada”.

Parole chiave: Monfalcone