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Atti persecutori su un giovane migrante. Misure cautelari per 5 presunti responsabili, dopo le indagini della Polizia Locale

Si è conclusa in questi giorni con l'esecuzione di 5 misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, un'indagine della Polizia Locale (Nucleo di polizia giudiziaria) tra gruppi di giovani migranti che gravitano in piazza Libertà. Tutto è cominciato con la rapina dello scorso 28 settembre,&nb...
 |  Nik97  |  Cronaca

Si è conclusa in questi giorni con l'esecuzione di 5 misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, un'indagine della Polizia Locale (Nucleo di polizia giudiziaria) tra gruppi di giovani migranti che gravitano in piazza Libertà.

Tutto è cominciato con la rapina dello scorso 28 settembre, sempre in piazza Libertà, e conclusasi con l'arresto di S.F. afghano del 1988, e M.O. del 2002, pakistano: le informazioni acquisite dalla Polizia Locale nei giorni successivi, delineavano un'articolata serie di comportamenti delittuosi in capo ai due arrestati insieme ad altri 3 uomini, l'afghano J.W. del 1990, H.K. del 1992 e K.M. del 2005, entrambi pakistani.

I cinque - alcuni con plurimi precedenti di polizia e coinvolti in recenti risse - avevano formato una banda che agiva compatta tra i migranti della piazza, pare con atteggiamenti intimidatori.

Un giovane extracomunitario vittima di continue vessazioni che gli avevano procurato un costante stato di ansia e di paura per la propria incolumità - tanto da dover addirittura abbandonare l'istituto professionale a cui era iscritto ed evitare di uscire da solo -, aveva trovato il coraggio di aprirsi con il suo tutore che, non sottovalutando le confidenze, si rivolgeva subito alla Polizia Locale. Grazie alla testimonianza del ragazzo, confermata da molti altri migranti, gli investigatori raccoglievano elementi a carico della banda per una una serie di presunti episodi intimidatori quali aggressioni, minacce e molestie continue: il Gip del Tribunale di Trieste emetteva quindi i 5 provvedimenti cautelari per atti persecutori aggravati (Codice Penale, art. 612 bis comma 3).

Mi congratulo con il Nucleo Polizia Giudiziaria della nostra Polizia Locale per l'ottimo lavoro svolto è il commento dell'assessore alle politiche della sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo.

Parole chiave: Trieste