Forte la condanna verso ogni tipo di violenza che parte dal Comune di Monfalcone. Quella sulle donne poi, di cui l’ultimo triste esempio risale a pochi giorni fa con l’aggressione di una ragazza da parte di un ventiquattrenne bosniaco nel monfalconese, va combattuta con ogni mezzo. L’intervento a seguito della tentata aggressione e della denuncia della ragazza, “è stato rapido e magistrale, per cui ringraziamo le Forze dell’Ordine per l’ottimo lavoro svolto, così come la Magistratura”, rileva il Sindaco Cisint. “Ci siamo dotati di un efficiente sistema di videosorveglianza - tra i più moderni e capillari in Regione - che oltre ad essere tecnologicamente avanzato monitora tutte le zone principali della città, così come tutte le entrate e le uscite di Monfalcone”.
“Doveroso in questo ambito ringraziare il presidente Fedriga per gli importanti finanziamenti della Regione sui sistemi di sicurezza, che hanno consentito il rapido svolgersi delle indagini. Quando abbiamo iniziato ad implementare la videosorveglianza delle città infatti” rileva il Sindaco, “lo abbiamo fatto perché fungesse sia come modalità di controllo che come deterrente, nell’ottica della prevenzione dei reati più che della loro verifica”.
“La violenza sulle donne è tristemente all'ordine del giorno e noi, quali attori pubblici, abbiamo il dovere di agire per prevenire e reagire alla violenza con azioni forti. Siamo stati lungimiranti nella scelta di investire in videosorveglianza e vogliamo essere altrettanto lungimiranti nella verifica delle persone che entrano e vivono a Monfalcone. Riteniamo che all’interno della Responsabilità Sociale d'Impresa ricada pure il controllo dell’affidabilità di chi arriva dall’estero. Ci accerteremo del luogo di lavoro dell’aggressore e faremo di tutto per ottenere un quanto più rapido allontanamento dalla città. Azioni di questo tipo non sono tollerabili, oggi più che mai”.
