Aperta un'inchiesta sulla morte del portuale

Sarà l’autopsia a fornire spiegazioni su quali siano state le cause del decesso del lavoratore portuale avvenuto ieri sera al molo VII del porto di Trieste.
Paolo Borselli, 58 anni, era a bordo di un muletto all’altezza della poppa di una nave quando, tra le 15 e le 16 circa, è finito in mare con il mezzo.
Nessuno si è accorto della tragedia se non intorno alle ore 17. Sul posto sono arrivati i mezzi del 118, della Polizia marittima, della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco, i cui sommozzatori hanno recuperato il corpo esanime.
I sanitari quindi hanno provato a rianimare il portuale, ma per il 58enne non c’è stato nulla da fare.
La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo a carico di ignoti ed è stata disposta l’autopsia, attraverso la quale si capirà se l’uomo sia finito in mare per un malore o per una tragica fatalità.
Il Presidente dell’Autorità, Zeno D’Agostino e Francesco Mariani, Presidente dell’Agenzia per il lavoro dello scalo hanno espresso dolore e profondo cordoglio, assicurando che si continuerà ad investire per evitare che si ripetano simili tragedie.

