Il Prefetto di Trieste, Annunziato Vardè, ha presieduto una riunione della Conferenza regionale delle Autorità di pubblica sicurezza. All’incontro, dedicato al tema degli arrivi dalla rotta balcanica, erano presenti i Prefetti di Udine, Massimo Marchesiello, di Gorizia, Raffaele Ricciardi, e di Pordenone, Domenico Lione, i Questori, i Comandanti regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e la Dirigente della IV Zona della Polizia di Frontiera.
E' stata esaminata la situazione generale della sicurezza sul territorio regionale, con particolare attenzione al fenomeno del flusso migratorio che interessa massicciamente il Fvg. I dati dell’anno in corso, infatti, evidenziano un consistente aumento pari, a livello regionale, al 57% in più rispetto al 2021, che ha interessato, in particolare, l'ex provincia di Trieste, che ha registrato una crescita di oltre il 70% rispetto allo stesso periodo del 2021.
L'impegno delle Forze di polizia sul piano della prevenzione e del controllo – è stato rilevato - è massimo, ma è necessario mantenere alta la vigilanza e sviluppare ulteriormente le strategie d'intervento, in particolare sul fronte del rigoroso contrasto all’odioso fenomeno dei passeur.
Al riguardo, il tavolo regionale ha stabilito, in linea a quanto prevede la direttiva del Ministero dell’Interno del 28 novembre, d'intensificare ulteriormente l’attività di vigilanza lungo l’intera fascia confinaria della regione anche allo scopo di attuare efficacemente le 'riammissioni' in base agli accordi stipulati con la Slovenia e l’Austria, rispettivamente il 24 ottobre 1996 e il 7 ottobre 1997.
Nel contempo, previe intese con la Polizia slovena, saranno implementati i controlli mediante pattuglie miste.
