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Cerimonia riparatrice nel cimitero austroungarico

In tre lingue si è svolta la cerimonia riparatrice al cimitero austroungarico di Aurisina dopo i fatti che, ad inizio luglio, avevano dato scandalo a livello nazionale con i due rapper triestini che avevano utilizzato il luogo come cornice per un loro clip video. Gli stessi non si sono presentati alla cerimonia nonostante l’invito. La giornata s...
 |  Redazione de Il Meridiano  |  Cronaca

In tre lingue si è svolta la cerimonia riparatrice al cimitero austroungarico di Aurisina dopo i fatti che, ad inizio luglio, avevano dato scandalo a livello nazionale con i due rapper triestini che avevano utilizzato il luogo come cornice per un loro clip video. Gli stessi non si sono presentati alla cerimonia nonostante l’invito. La giornata scelta è stata quella del 18 agosto, genetliaco dell'Imperatore Francesco Giuseppe. 

Presenti numerose associazioni combattentistiche e d’arma, prime fra tutte gli Amici della Croce Nera Austriaca, oltre che i rievocatori del Gruppo Storico Culturale “I Grigioverdi del Carso”. Tanti i consiglieri comunali ed il parroco, don Carlo Bolcina, oltre che don Fabio La Gioia e don Boris Cobanov.

Il sindaco, Igor Gabrovec, ha voluto ricordare i numerosi caduti, 1934, che riposano all’interno del camposanto in mezzo al bosco carsico. “Non è importante quanti siano, né importa che divisa indossassero, né il loro ceto sociale, il livello di istruzione, il grado militare. Non importa in che lingua parlavano, da dove venivano, quale era il loro credo religioso. Davanti alla morte si sono ritrovati tutti uguali”.

“Poche settimane fa altri ragazzi, nati e cresciuti un secolo dopo, si sono ritrovati tra queste croci a inscenare uno spettacolo indegno per un cimitero, indegno per un luogo che oltre al rispetto per i morti ci richiama anche al rispetto per la storia e le sofferenze non solo individuali ma anche collettive”, così ancora Gabrovec.

Sottolineando l'assenza dei due ragazzi, il primo cittadino ha ricordato anche come “sono in contatto con loro e si stanno dimostrando, seppur a posteriori, molto dispiaciuti per l’atto di offesa e oltraggio che sembrerebbe abbiano sottovalutato”. Il sindaco ha annunciato che li incontrerà a breve anche se “sia chiaro che qui è stato commesso anche un reato che verrà soppesato con la giusta attenzione dal magistrato incaricato”, però “non siamo qui per condannare quanto per esprimere il nostro rispetto per la memoria e la dignità di quanti qui riposano”.

Canti in italiano e sloveno, curati dalla corale Rainer Maria Rilke e Fantje izpod Grmade, entrambi di Duino Aurisina, hanno fatto da cornice ai vari momenti di riflessione e di preghiera.

Parole chiave: Carso